sabato 20 ottobre 2012

Le trecce obese....MTC ottobre!

Vorrei poter dire di essermi documentata a dovere sulla tradizione ebraica, di aver letto ogni articolo in merito o ogni pagina di wikipedia prima di intraprendere la strada del Pane Dolce del Sabato. 
Confesso, non è così. Ho letto i post di Eleonora e delle nostre carissime amiche di Menù Turistico e mi sono attenuta alle loro indicazioni....più o meno...
La mia testa ultimamente vaga per altri lidi, arrivata a 38+3 in questa gravidanza ho un solo pensiero fisso......chiedo perdono!!! Non volevo però mancare all'appuntamento mensile, e sfida con me stessa, vediamo se nonostante l'enorme panza ora, e l'arrivo della gnappa poi, riuscirò a non saltarne neppure uno....
L'impresa comunque, sempre grazie alla mia mente che in questo periodo è meno connessa del solito, ha rischiato di finire male (anzi, sono tutt'ora dell'idea che se vorrete mettere fuori concorso le mie due trecce obese, considerando il loro aspetto, avrete tutto il diritto di farlo....), ma io ho cercato di non demordere lo stesso e quello che segue è il racconto di come due trecce sono diventate....obese. 

Era un giovedì mattina, il pargolo era a scuola e il marito stava andando al lavoro. Io, mi apprestavo a impastare, far lievitare e intrecciare. Il primo intoppo è stato accorgersi che il pacchetto di zucchero che pensavo di avere in dispensa in realtà non c'era. Ok, pazienza. Esco e vado a comprarlo. Rientro a casa e inizio le operazioni di impasto e poi metto tutto a lievitare. Aspetto pazientemente due ore. Al momento di tirare la pasta, farcirla, intrecciarla e rimetterla a lievitare, mi accorgo che la fine delle due prossime ore di lievitazione, coinciderà con il momento in cui dovrò andare a prendere il figliolo a scuola e portarlo al corso di inglese. Penso che una mezz'ora in più non puo rovinare niente, e calcolo di riuscire a rientrare a casa e cuocere le trecce nell'ora in cui il pargolo fa il suo corso di lingua. 
Così, ripongo le trecce nel forno spento per la seconda tranche di lievitazione e mi fiondo ai cancelli della scuola del bimbo. Solitamente lui prende il pulmino, ma visto che al giovedì ha questo corso vicino a scuola e dopo solo mezz'oretta dall'orario di uscita, vado di persona. Diventa così anche un occasione per incontrare le altre mamme che altrimenti non vedo mai. Fra queste, ce n'è una con la quale vado particolarmente d'accordo e che vedendomi mi ha detto: "ooh, dai, visto che io adesso sono libera, e tu hai un ora da aspettare per Gabri, perchè non vieni a casa da me, ci prendiamo un caffè e facciamo due chiacchere?"
WUUUUUUUSSSSHHHHHHHHHHHH
questo è stato il rumore del mio cervello che in pratica resettava. Come d'incanto, ho dimenticato tutto...lobotomizzata dall'offerta di un caffè e chiacchere in compagnia. Il dopo, è un crescendo di rincoglionimento della sottoscritta: cancellata ormai l'esistenza delle povere trecce, sono passata ai successivi impegni che scandivano la giornata, come se niente fosse. Recuperato Gabri dal corso, siamo andati a casa dei miei per cenare con loro (santa nonna che ci accoglie così io non devo cucinare e risistemare piatti e pentole), e solo verso le nove e mezza siamo rientrati a casa. E solo allora
 TADAAAAAAAAA!!!!! 
rumore del mio cervello che si ricollega e improvvisamente ricorda: le trecce!!!!!!
Mando Gabri in bagno a lavarsi e vado a controllare: sono enormi, gigantiche, hanno lievitato oltremodo per ore e ore, quasi fondendosi l'una nell'altra...La mia prima reazione è stata
 @#!!#@]]censura@@##!!  
e poi ho deciso di provarci lo stesso....Le ho tirate fuori, spennellate con l'uovo e ricoperte di semi e cotte. 
Il forno ha voluto farmi l'ultimo scherzo. Il timer, non chiedetemi come ne perchè si è inceppato, e non ha suonato al momento giusto. Le povere trecce obese hanno pure cotto almeno 5 minuti più del dovuto, rischiando di diventare obese e ustionate....sono diventate obese e piuttosto abbronzate, ma ce l'hanno fatta per il rotto della cuffia. 
Io ve le propino comunque, perchè al di la del loro peso forma perduto e l'abbronzatura cafona, sono davvero ottime. 





Alla clemenza della giuria se voler loro bene comunque, nonostante le imperfezioni o se metterle fuori concorso per spronarle a fare una dieta e seguire uno stile di vita più sano....ehehehehe

E' comunque con orgoglio estremo che anche questo mese, obesa e ripiena come le mie trecce, partecipo all'MTC di ottobre!!!!





PANE DOLCE DEL SABATO
 (con zucca e amaretti - e con marmellata di prugne e limoni, banana e mirtilli)

Per l'impasto: seguite le indicazioni di Eleonora

Per il ripieno:
per una treccia: ho usato una confettura (comprata all'isola d'Elba) di zucca e amaretti
per l'altra: ho usato una marmellata di prugne e limoni fatta da me questa estate, una banana e dei mirtilli

Dopo aver preparato l'impasto e averlo fatto lievitare, l'ho diviso in due parti e successivamente in tre parti le due ricavate.
Ho tirato la sfoglia

e ho farcito, la prima treccia con la confettura di zucca e amaretti


e la seconda treccia con uno strato della mia marmellata, una banana tagliata a rondelle sottili e dei mirtilli (alla prova assaggio, entrambe le trecce sono ottime, ma questa è la mia preferita: la marmellata e i mirtilli donano una punta di acidità meravigliosamente addolcita dalla banana e dalla dolcezza e morbidezza dell'impasto...provare per credere!!!)

Ho intrecciato tutto e riposto a lievitare.....il resto è storia, e ve l'ho raccontata nel post!!! :D :D :D





giovedì 27 settembre 2012

Sul filo del rasoio...la pasqualina (rivisitata) dell'MTC!


 Questa volta sono proprio arrivata praticamente all'ultimo...Ma sono all'ultimo in tutti i sensi. 
35° settimana di gravidanza, una pancia enorme, due mani assalsicciate e i piedi che sembro un hobbit (pelosi no, grossi e gonfi si). Caviglie e polpacci sono ormai un tutt'uno, creando uno splendido effetto colonna. Stare in piedi una fatica...la panza ha un suo certo peso. Camminare vuol dire avere la perenne sensazione di dover andare in bagno a scaricare giù litri e litri di plin plin, ma quando ne trovi uno e ti ci infili esce solo un miniruscellino in secca...tutta colpa dell'inquilina dunque, che credo abbia scambiato la mia vescica per un morbido cuscino da sprimacciare a piacimento a qualsiasi ora, diurna o notturna. Ha anche un altro vizio, la cinghialotta...quello di puntellarsi sulle mie costole. Destra e sinistra, non fa differenza. A volte anche contemporaneamente, roba che ve lo giuro, vorrei avere un ecografo portatile pronto all'uso ogni volta per rendermi conto se la mia percezione di quel che sta facendo corrisponde a realtà. Nel caso, farei già una preiscrizione a ginnastica artistica e la vedrei pronta per le olimpiadi 2028, come fa bene la spaccata lei, nessuno mai.
Premesso tutto ciò, spero vogliate capire il mio tirare sino all'ultimo...l'idea di cosa fare mi è saltata in testa più o meno appena saputo il tema della sfida, il processo di realizzazione, mi rendo conto, ha marciato decisamente su tempi più lenti. Ma forse ce l'ho fatta. Dico forse, puo darsi anche che finisca fuori concorso, confesso candidamente che oggi pomeriggio, quando mi sono bradipamente avviata in cucina per creare la mia personale pasqualina, non ho più ricontrollato quali erano i "must" e quali erano i "se po fa" della gara...ho fatto e basta. Della serie, ci metto la buona volontà di partecipare, siate buone e se mai lodatemi per quella! ahahahahah
 (io che tiro la sfoglia con la mia panzottona :D )

L'idea del ripieno viene dalla mia amica Lucia...da delle frittelline che questa estate, in preda a una crisi di nervi è venuta e ha cucinato qui da me, per scaricare la tensione (e non possedendo in quel momento una cucina sua dove poter sfogare gli istinti omicidi). Si è così sfogata su zucchine, carote e cipolle...ne ha fatto, con i giusti ingredienti una pastella portentosa, saporita, morbida e divinamente goduriosa, che poi è stata fritta (si...fritta!!!!!!) e mangiata in un turbinio di gusti che mi ha lasciata stregata. Tanto che da allora, queste frittelline in casa mia sono diventate praticamente una costante...è tutta l'estate che mi faccio di frittelline di zucchine. Per buona pace dell'alitosi (la cipolla c'è e si sente) e anche dell'inquilina (sarà per questo che è un inquieta totale??). Ecco, in onore di queste frittelline, il mio ripieno sarà qualcosa di molto simile, che le ricorderà (almeno spero) a meraviglia. Nel caso, magari avrò anche trovato un metodo di cottura più sano della frittura per gustarmele ancora più di frequente con meno sensi di colpa....
Io mi butto nell'esperimento....se sarà riuscito, questo post verrà pubblicato (lo sto scrivendo mentre le mie 5 palline di sfoglia riposano....) e io lo lancerò nell'etere con un click, mentre nella mano libera ci sarà una fetta di pasqualina di zucchine, cipolle e carote che starò sgranocchiando di gusto. 

PASQUALINA DI ZUCCHINE CIPOLLE E CAROTE
Ingredienti per la pasta:
300 gr di farina
sale
30 gr olio
1/2 bicchiere vino bianco secco
1/2 bicchiere acqua

(per come preparare la pasta, lasciarla riposare, stenderla, "cannucciarla" rimando al post di La Cucina Piccolina dove è spiegato tutto per filo e per segno)

Ingredienti per il ripieno:
3 zucchine
1 cipolla rossa
1 carota grande (o due piccine)
latte quanto basta
2 uova
150 gr di parmigiano grattuggiato
sale, pepe e maggiorana qb
un filo di olio per saltare le verdure in padella.

In un tritatutto, tritare finemente (a crudo) le zucchine, la cipolla e la carota, precedentemente lavate e sbucciate (cipolla e carota). In una padella antiaderente, aggiungere un filo d'olio e far saltare per pochi minuti le verdure. Passarle in una ciotola e aggiungere l'uovo intero e il parmigiano. Unire il latte, tanto quanto basta per rendere "morbido" questo ripieno. Salare pepare e aggiungere una generosa manciata di maggiorana.

A questo punto, comporre la pasqualina come indicato nel post di Vitto e infornare....nel mio forno, 180° e 40 minuti di cottura vanno benissimo. 

Buon appetitoooo!!!!!

Con questa ricetta partecipo all'MTC di settembre 






sabato 21 luglio 2012

MTC di luglio: il mio gelato al gusto biscotto!



A questa tornata avrei potuto fare più danni della grandine.... ma come sempre ci sono i fattori X che si presentano quando meno te l'aspetti. 
Ma andiamo con ordine....prima di tutto, il tema proposto mi ha entusiasmata. E il motivo non è nemmeno da spiegare, sono una delle più grandi mangiatrici di gelato, mi piace da impazzire. In secondo luogo, l'MTC da sempre modo di imparare cose nuove, ed infatti, imparo a fare il gelato oltre che mangiarlo. Perchè sino ad ora, ho sempre e solo gustato gelato (artigianale certo!) di gelateria. 
Terzo ed ultimo, quale pretesto migliore, quale scusa più plausibile e inattaccabile da utilizzare con Brady per acquistare la macchina del gelato? (sccchhhh....non vorrete mica spifferargli che si può fare anche senza?!?!!? Zitte spione! ahahahaha). L'MTC è ormai diventato un'istituzione anche per lui, e se si deve fare il gelato, gelato sia e compriamo L'INDISPENSABILE gelatiera (che punto da secoli, ma ho sempre rimandato....)

Avevo in mente cose turche...una mattonella bigusto con biscotto in mezzo...un gelato al mirtillo visto che la mia amica Lucia me lo ha suggerito dicendomi che tra l'altro le stava arrivando un carico di mirtilli freschi freschi appena raccolti a costo irrisorio (arrivati però solo ieri sigh, e quindi pappati così..bboni!)...ma al solito, tra il dire e il fare ci stanno di mezzo mille cose. Prima fra tutte, per me l'mtc di sto mese scade oggi, domani parto per la montagna e torno il 29...quindi, o adesso o mai più. Nonostante la fretta, me la sono presa comoda scegliendo il modelli di gelatiera su internet... e poi vagando per negozietti qui nei dintorni, ma non trovando l'oggetto del desiderio. O trovavo le gelatiere a pedali (allora tanto vale farselo senza sto gelato) oppure quelle astronomiche, più grosse del mio banco cucina e difficilmente scusabili agli occhi del Brady....e allora via, ordiniamola direttamente dal sito dove ho visto quella che fa al caso mio. E così l'attesa si è allungata...tempi da corriere espresso.
Il giorno che finalmente è arrivata, ho iniziato a gelatare, gelato al biscotto (quello che fra poco vi descriverò) e gelato al caffè, che nella mia mente dovevano unirsi nella famosa mattonella (magari un giorno, al rientro e ovviamente non per l'mtc ve la propongo, perchè secondo me merita...) che non ha mai preso forma, perchè proprio quel giorno li, il mio Slowfood, con un tempismo sempre ottimo su tutto (ricette in ballo e non ultimo, la partenza per i monti) ha deciso di sbriciolarsi un dito del piede giocando in spiaggia con gli amici...i gelati c'erano, ma la mattonella non ha mai preso vita. 

Dei due gusti allora, vi presento questo...è uno dei miei ricordi dell'anno vissuto in america, il gelato al "cookie dough" (letteralmente all'impasto di biscotto) uno dei gusti più golosi in assoluto, nonchè probabilmente nettamente il più denso di grassi (della peggior specie eh, in perfetto stile americano). 
Navigando in rete ho trovato questa ricetta, che credo sia quella che ci si avvicina di più, anche se non è sicuramente quella originale, perchè il risultato non è preciso a quello che io ricordo....ma continuerò a sperimentare finchè non troverò la formula magica giusta! Nel frattempo, questo non è mica da buttar via, anzi, è godurioso fin troppo, e l'avviso è d'obbligo: astenersi maniaci della dieta, questo è per veri peccatori di gola!



GELATO AL BISCOTTO:

300 ml latte
300 gr zucchero
3 tuorli d'uovo
250 gr mascarpone
6 chocolate chips cookies

Si procede innanzi tutto preparando la crema inglese come da ricetta indicata: metto il latte sul fuoco a scaldare con metà dello zucchero e nel frattempo monto i tuorli con l'altra metà di zucchero, sino a che il composto "scrive". Sempre sbattendo con le fruste elettriche, aggiungo a filo il latte caldo. Verso poi il composto in un pentolino, metto su fuoco lento (non ho il frangifiammeee!!!) e scaldo tutto mescolando sino a che la crema non vela il cucchiaio. Tolgo immediatamente dal fuoco e trasferisco il pentolino dentro una ciotola di acqua fredda e ghiaccio per abbattere rapidamente la temperatura, sempre mescolando di modo che la crema si raffreddi tutta uniformemente. Verso la crema a temperatura ambiente in un vasetto a chiusura ermetica e ripongo in frigorifero per tutta la notte. 
Il mattino dopo, mi alzo felice e contenta e mi sento gelataia: tiro fuori il cestello della mia gelatiera dal freezer e monto tutto secondo istruzioni. Tiro fuori dal frigo la crema inglese e vi aggiungo il mascarpone (anche lui a temperatura frigo!) amalgamando bene. Aziono la gelatiera e ci verso dentro il mio composto. Visto che sulle istruzioni della mia macchina il tempo per ottenere il gelato è indicato in 40 minuti circa, imposto il timer a 20 minuti e mi occupo dei biscotti. Metto dentro il mixer 3 dei sei chocolate chips cookies e li polverizzo. Gli altri tre li rompo grossolanamente in piccoli pezzi. Quando il timer suona, non spengo la gelatiera ma aggiungo al gelato in divenire anche la polvere di biscotto e i pezzettini. Imposto altri 20 minuti e il gioco è quasi fatto. Una volta finito il tempo, spengo la macchina e trasferisco il tutto in una vaschetta (non senza prima averne assaggiato un cucchiaio...ma quello non ve lo devo dire, lo farete d'istinto!), copro con pellicola trasparente e ripongo in freezer per una mezz'ora almeno di modo che raggiunga la consistenza perfetta......
E' un gelato, è ottimo e l'ho fatto io.....mi da una soddisfazione quasi tripla rispetto al cornetto comprato dal gelataio!!!! 

Con questa ricetta partecipo all'MTC di luglio e mi incammino verso i monti, in attesa che mi salutino e le caprette mi faccian ciao! 



giovedì 28 giugno 2012

Cronaca di un caos inaspettato.. Le scaloppe MTC! (scaloppine di pollo alle mandorle in salsa di soia con insalata e germogli)



MAREMMA SCALOPPATA!!!!!!!!!
Ricordo ancora quello che oggi chiamerei il lontano 5 giugno, quando è stata svelata la nuova ricetta dell'MTC del mese: entusiasmo alle stelle è ciò che meglio descrive la mia reazione. Adoro le scaloppine, mettono d'accordo tutti in famiglia, compreso il complicatissimo anti-tavola Slowfood e non rientrano nei divieti categorici del mio ginecologo, attento alla mia linea (povero lui, pare ci tenga più di me). 
Ero partita con lo slancio di una scalatrice: oh, è la volta che faccio venti versioni diverse, diventeremo delle scaloppine viventi a forza di mangiarne! Brava, brava Silvia...tu si che sei una volpe. 

Erano gli inizi di giugno, dicevo. L'estate tardava ancora ad arrivare, la scuola stava per finire ma ancora scandiva i ritmi delle giornate, gli impegni extra (calcio, catechismo) volgevano anche loro al termine sonnecchiosi e apparentemente innoqui. Ed io, vivevo nella mia beata ignoranza e nel quieto letargo da maternità in cui mi cullo ormai da mesi, vantandomi anche di iniziare a sentirmi finalmente nel famoso "stato di grazia"... Ma stava per scoppiare la tempesta.

La scuola è finita, ed ha portato con se feste di fine anno, pizzate con genitori e figli e maestre, spettacolino e mercatino di chiusura scuola; il catechismo è finito, ma sono arrivati al suo posto i preparativi per i campeggi (ai quali slowfood sta partecipando), e feste e messe di chiusura; è finito anche il calcio, ma con il botto....un susseguirsi di partitelle amichevoli e non, e tornei massacranti, l'ultimo dei quali durato da mattina a sera di una ardente domenica di metà giugno in piena ondata Scipione. Ed eccolo appunto, lui, l'anticiclone Africano. Atteso dopo il lungo inverno e l'estate iniziata in sordina, fra temperature al limite del rigido, piogge e cieli plumbei. Lo so che è un luogo comune ma lasciatemelo dire...dove cavolicchio stanno le mezze stagioni??? Come si puo passare da 15 gradi tirati ai 35 all'ombra con tasso di umidità del 99%?? Ecco, il mio stato di grazia è durato lo spazio di un pensiero, e poi Scipione se lo è portato via. Ho passato le ultime due settimane a sudare solo formulando pensieri (nemmeno troppo compiuti), a veder i piedi gonfiarsi come salamotti e non entrare più in nulla se non in sgraziati ciabattoni di un numero più grande del mio, ad avere le dita delle mani ingigantite oltre il consentito (ho dovuto levare anelli prima di ritrovarmi con le dita cianotiche per la circolazione bloccata), a far docce fredde una dopo l'altra per trovare un briciolo di sollievo che se ne andava nell'istante stesso in cui spegnevo il getto....E in tutto questo???? I fornelli ovviamente, l'ultimo pensiero. L'occhio al calendario, non lavorando, non l'ho buttato mai...finchè non mi sono accorta che...o mio dio!!! Ma domani è il 28!!!!! 

Così ho prodotto le mie scaloppine, che poverine, sono fotogeniche come un mazzo di fiori secchi in una discarica, ma devo dire erano buone. Lo so che sono di parte...e non lo dico perchè voglio vincere, ci mancherebbe...porelle...fan pena..ma erano buone sul serio. 
Non avrò la menzione fotografica come all'ultima tornata (che onore!!!) e non vincerò l'MTC (per l'amor di dio, non punto a tanto!) ma provatele! Sembrano sbruciacchiate, ma è il colore che ne arriva dalla salsa di soia. E il sapore è veramente buono! Soprattutto....sono riuscita a partecipare, nonostante tutto,  e sono orgogliosa! (vive bene chi si accontenta...ahahahahahah)

SCALOPPINE DI POLLO ALLE MANDORLE IN SALSA DI SOIA CON INSALATA E GERMOGLI
Ingredienti:

2 fettine di petto di pollo
farina di mandorle q.b.
1 noce di burro
mezzo bicchiere di salsa di soia
una manciata di mandorle sgusciate
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
sale q.b.

Insalata mista (fresca!!) e germogli 

Le mie fettine di pollo erano già state battute dal macellaio (io non posseggo batticarne), altrimenti, batterle  prima di tutto e poi infarinarle con la farina di mandorle. 
In una padella, sciogliere il burro e scottarle bene da ambo i lati. Una volta pronte, tirarle via e metterle da parte in un piatto. 
Aggiungere al burro la salsa di soia, lo zenzero in polvere e le mandorle tostate. La salsa di soia che uso io è piuttosto densa e di sapore dolciastro, ed è quindi necessario aggiungere sale. Ci sono invece altri tipi di salsa di soia, più liquidi e salati, in quel caso si puo decisamente omettere il sale. 
Far restringere il necessario (per quel che mi riguarda appunto, la salsa era già piuttosto densa di suo) e rimettere le fettine in padella ad insaporire nella salsa. 

A questo punto impiattare le scaloppine colorite dalla salsa, non dimenticare le mandorle, e accompagnare con una fresca insalata di stagione. Per rimanere in tema, arricchire l'insalata con germogli. Io avrei tanto voluto germogli di soia ma non li ho trovati....ho usato quindi germogli di fungo mungo. :)

Con questa ricetta, un po (molto) esteticamente SFIGATA, ma giuro, dal buon mix di sapori, partecipo in zona cesarini allMTC di giugno!




lunedì 21 maggio 2012

I miei budini verde speranza! (ovvero: budino salato di fagiolini e patate su letto di pesto alla genovese con sticks di focaccia alla salvia...per l'MTC!!!!)



Già. Non scrivo da mesi. In ferie ci sono stata, ed è stato bellissimo, ma ovviamente non tutto questo tempo (e magari!!!!).
Gli impedimenti sono stati altri, qualcosa mi ha tenuto lontano dai fornelli molto a lungo. Quel qualcosa è lungo al momento pochi cm, pesa pochissimo, si muove ma non si sente (non ancora) ed a quanto pare si tratta di un esserino di sesso femminile...finalmente pareggiamo i conti in famiglia e ....SI, sono incinta!!!!
Fra qualche giorno inizia il quinto mese, e per chi ha anche la sfortuna di vedermi ogni tanto non è più un mistero. A dir la verità qualcuno che  si domanda se ho esagerato con le lasagne o se aspetto un bambino e non ha il coraggio di chiedere ancora c'è. A tal proposito, vorrei suggerire a tutte le case di moda premaman, di inventare una maglietta simpatica con la scritta: "si, sono in dolce attesa!" per fugare tutti i dubbi ed evitarsi gli sguardi dei timidi curiosi che sospettano ma non osano....
Comunque, i primi mesi sono passati nella scaramantica omertà generale, ma soprattutto nella totale sofferenza da nausee. Non so chi ha pensato di chiamarle mattutine. Col cavolo. Partono la mattina, ma non ti abbandonano sino a sera. Ti accompagnano senza pietà nell'arco delle 24 ore, da quando ti alzi a quando ti ripiazzi in posizione orizzontale sperando in un po di conforto (che non arriva, salvo addormentarsi). E' una perenne sensazione di mal di mare, aggravata dal camminare e per l'amor di dio...dall'andare in macchina. I miei cari, abituati ad una me entusiasta di cucinare, di sperimentare cose nuove, sapori, odori, consistenze, hanno passato mesi a 4 salti in padella, polli della rosticceria, pizze da asporto e quant'altro non implicasse la mia presenza in cucina a spadellare. 
Nonostante le gufate di alcune amiche (stile: "ah io ho vomitato pure in sala parto!" "uuhh...per tutti e tre i miei figli non sono mai passate, anzi, peggiorano!" ) per quel che mi riguarda, tutto è andato come da manuale: girata la boa del terzo mese, un mattino apri gli occhi e....ti senti bene!! Per scaramanzia non lo dici, e non esulti nemmeno (che lo sai che poi la paghi) ma giorno dopo giorno cominci a crederci, e non solo stai meglio ma inizi davvero a provare quello stato di grazia che ricordavi dalla prima gravidanza (di ormai dieci anni fa!) priva di ogni tipo di intoppo, nausee comprese. E allora, ti viene in mente che forse si, puoi anche ricominciare a cucinare. E qual'è l'occasione migliore se non un MTC?!?!?!!? 
Così, ho pensato che non so quanto in questi mesi (ma soprattutto in quelli che seguiranno la nascita) riuscirò a star dietro al blog e riempirlo di ricettine golose (considerando anche le innumerevoli restrizioni alimentari che mi ha IMPOSTO CA-TE-GO-RI-CA-MEN-TE  il mio santo ginecologo) ma cascasse il mondo, qui apparirà una ricetta al mese almeno: quella dell'MTC!
Così oggi mi sono data da fare....e ho preparato i miei budini. Loro sono verde speranza: la speranza che tutto vada finalmente bene, che la piccola sia sana, che fine ottobre arrivi presto e non ci siano complicazioni, insomma, tutto quello che una mamma in attesa puo augurare a se stessa e alla sua creaturina. E, cosa non da meno, sono anche buoni. Se penso poi che le verdure sono una fra le pochissime cose a cui il gine non solo non ha messo veti, ma anzi, ha dato un totale via libera, danno pure soddisfazione. Non se li pappano solo gli altri, me li godo pure io!


Basta ciance....ecco la ricettina:

BUDINI SALATI DI FAGIOLINI E PATATE SU LETTO DI PESTO ALLA GENOVESE CON STICK DI FOCACCIA ALLA SALVIA:
Ingredienti:

Per i budini:
300 gr di fagiolini
200 gr di patate
100 ml di panna
2 uova
30 gr di parmigiano
sale qb

Mettere sul fornello una pentola capiente con acqua salata e attendere che prenda bollore. Nel frattempo, pulire i fagiolini e sbucciare le patate. Queste ultime vanno tagliate a tocchetti perchè lessino più velocemente. 
Quando l'acqua bolle, buttare fagiolini e patate e lessarli per una ventina di minuti. A cottura, scolarli e metterli nel frullatore con le uova, la panna e il parmigiano. Frullare e assaggiare...aggiustare di sale. 
Imburrare gli stampini, e versare il composto quasi sino all'orlo. Preriscaldare il forno a 180°. In una teglia capiente versare acqua sino a due dita dal bordo e mettervi dentro gli stampini. Infornare con cura e cuocere a bagnomaria per 30°. Una volta cotti, con attenzione, estrarre dal forno e togliere dalla teglia. Prima di sformare i budini attendere che siano almeno tiepidi, pena lo spetasciamento!! (oltre che l'ustione assicurata!)

Per il pesto alla genovese:

1 mazzetto di basilico
1 spicchio aglio 
2/3 cucchiai abbondanti di parmigiano
1/2 cucchiai di pinoli
sale
olio evo

Lavare bene le foglioline di basilico e lasciarle asciugare. Nel mixer (si lo so che il mortaio è la morte sua, ma ragazze, abbiamo anche una vita vero?!?! ) mettere le foglie di basilico, il parmigiano, l'aglio, i pinoli, l'olio e il sale. L'olio va abbastanza ad occhio...metterne prima un cucchiaio o due, azionare il mixer e poi aggiungere se vedete che resta tutto troppo "secco". Deve ovviamente venire una cremina...

Per la focaccia alla salvia:

500 gr di farina 00
200 ml di acqua tiepida
25 gr di lievito
20 foglie di salvia fresca
2 tazzine da caffe di olio evo
sale
acqua, sale grosso e olio per infornare q.b.

Nella ciotola della planetaria mischiare la farina e il sale. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida ed aggiungere alla farina, insieme all'olio e alle foglie di salvia lavate e tritate a coltello. Azionare la planetaria e fare amalgamare tutti gli ingredienti. Il risultato deve essere un impasto morbido ma non appiccicoso. Non serve lavorarlo ulteriormente, estraete l'impasto dalla planetaria e mettete a lievitare in un luogo asciutto e privo di correnti sino a che non raddoppia. Quando sarà radoppiato, prendete una teglia capiente e possibilmente di alluminio e con i bordi alti (non vanno bene le teglie per la pizza!!!), e mettete MOLTO olio sul fondo. Con le mani unte, iniziate a stendere l'impasto, cercando assolutamente di non bucarlo, non si riuscirà a "ripararlo". Una volta steso, rimettere a lievitare ancora un quarto d'ora/ venti minuti (sarà sufficiente). Nel frattempo, scaldate il forno alla temperatura massima e mettete la griglia nella parte più bassa del forno. Quando l'impasto ha finito la sua lievitazione, affondare con delicatezza i polpastrelli nella pasta, per formare i tipici "ombelichi" della focaccia, sempre facendo attenzione però a non bucarla! A questo punto, cospargere con un po di sale grosso, oliare (si, ancora..la focaccia non è dietetica!!!) e versare sulla focaccia dell'acqua facendo attenzione che non finisca sotto l'impasto altrimenti si attaccherà (ecco perchè servono teglie con i bordi alti).
Infornare nella parte più bassa del forno alla temperatura massima per....dipende dal vostro forno. Nel mio sono serviti 40 minuti abbondanti. La focaccia deve formare una bella crosticina sul fondo e dorarsi sopra. 
Appena sfornata e non un secondo oltre, la focaccia va capovolta per far evaporare via l'umidità che si crea sul fondo della teglia: pena, una focaccia gommosa. Basta lasciarla capovolta un paio di minuti. La focaccia è pronta. E' buonissima anche così da sola....ma stavolta noi la tagliamo a striscioline e la serviamo sotto forma di sticks....... :)

Con questa ricetta partecipo all'MTC di maggio

 e faccio il mio rientro nella gara più gettonata e divertente del web.....e di questo ringrazio le zie virtuali di Menù Turistico, che hanno avuto pietà delle mie nausee e hanno chiuso un occhio sulla mia sparizione....GRAZIEEEEE!!!!!!!

mercoledì 11 gennaio 2012

Chiuso per ferie 2012!!!!!


Ebbene...dicembre è passato in un vortice di cose da fare...
Il lavoro è andato maluccio....e ora siamo in cassa integrazione. E' il degno finale del 2011, anno orrendo sotto molti punti di vista (come ho già fatto notare più volte in diversi post). 
Io però credo nelle ruote che girano e penso che con l'anno nuovo qualcosa debba cambiare...e cambierà. 
Intanto, noi l'anno lo iniziamo in vacanza....io Brady e Slowfood partiamo....ci imbarchiamo e non saremo di ritorno se non il 6 febbraio....la desitinazione è il Brasile, insieme ad amici che già sono la e ci aspettano....visiteremo il nord soprattutto, con una puntatina a Rio...non si puo andare in Brasile e non vedere Rio..... 
Quindi questo mese mi tocca rinunciare all'Emmeti....io ci speravo di riuscire a preparare qualcosa e postarlo alla prima occasione anche da terre lontane, ma non ho proprio avuto il tempo...mannaggia...alle tagliatelle ci tenevo particolarmente! Comunque aspettatemi...torno in tempo per la prossima sfida!!!

A tutti un salutone gigante...ci si rivede fra un mese circa....non abbandonatemi, ritornoooo!!!!
Bacioniiii!!!!!!!

venerdì 23 dicembre 2011

Ma Babbo Natale esiste??....



E' arrivato Natale io ho cucinato mille cose, ma non vi ho lasciato questo mese nemmeno una ricetta...e non sono mai nemmeno passata nei vostri blog..questo mese mi sono ricordata di respirare solo perchè mi viene naturale (anche se in alcuni momenti ho trattenuto il respiro dalla rabbia, o ho avuto il fiatone per il troppo correre...). Insomma...sto iniziando il countdown dei giorni che mancano alle ferie: si sa, noi impiegati nel campo del turismo lavoriamo il doppio quando gli altri se la spassano...e attendiamo tempi di "bassa" per volare via, lontano...mancano esattamente 19 giorni e qualche ora alla partenza...per ora mi devo accontentare di darmi allo yoga per rilassare anima e corpo. 
Intanto, pochi giorni fa mi sono imbattuta in un articolo on line, dove veniva posta l'annosa questione: quando arriva il momento in cui i nostri figli smettono di credere a Babbo Natale, e come?? Soprattutto, si diceva che per loro la scoperta dell'amara verità è un trauma e va affrontato con la dovuta attenzione. Hoibhò...Certe cose mi spiazzano, e mi fanno sempre sentire una mamma inadeguata. Di tutti i problemi seri che potrebbero investire mio figlio, nemmeno mai una volta mi era passato per la testa che potesse essere addirittura traumatizzato per l'aver scoperto che Babbo Natale è un nonno simpatico e cicciotto e buono frutto della fantasia...e che i regali li comprano mamma e papà e si ingegnano come due rincretiniti per nasconderli ovunque in casa e farli magicamente apparire nel momento giusto che più giusto non si può...A mia discolpa, ho provato poi a pensare al fatto che io sono qui, arrivata alla veneranda età di 32 anni con mille turbe (non lo nego) ma siam sicuri che derivino dall'aver da anni fatto la terrificante scoperta? Si diceva che agli occhi del bimbo in questione si perde credibilità, considerando che lui realizza che lo abbiamo per anni bellamente preso per i fondelli...io, a dir la verità, non credo di aver mai provato rancore nei confronti dei miei genitori o di aver pensato di loro che fossero degli inguaribili bugiardi solo per avermi fatto credere ad una favola e avercela messa tutta per far si che l'incanto durasse il più possibile...con tutto che io ho infranto il sogno avendoli sgamati in piena sistemazione dei regali sotto l'albero (colpa di una cugina molto più grande ma poco attenta ai dettagli che mi ha chiesto di "andare di là a prenderle la borsa..."). Questo articolo arriva proprio il primo anno in cui mi sono chiesta più volte, ma davvero mio figlio che ha ormai 8 anni crede ancora a Babbo Natale oppure regge il gioco a me che ancora mi presto alla spedizione della letterina, alla preparazione di latte e biscotti da lasciare al povero vecchietto in giro nella notte fredda, e alla sistemazione segreta del magico regalo portato dal polo nord?? Non importa. Non sarò certo io a prenderlo da parte e a spiegargli cercando le parole giuste che è una favola. Magari un giorno me lo chiederà lui e allora potrò girargli la domanda: tu cosa ne pensi? e iniziare a parlare del perchè esiste questa bella storia. O forse, non mi chiederà mai niente, e continuerà finchè ne avrà voglia a scrivere a Babbo Natale la sua lista dei desideri, ben consapevole del fatto che tutto sommato, lo sta dicendo a noi. Di una cosa sono certa: tutti noi abbiamo creduto a Babbo Natale e nessuno è mai morto per averlo fatto....anzi...una delle cose più belle che mi sono capitate diventando madre è stato poter tornare a crederci un po anche io....Perciò se ci sei, Babbo caro, ti chiedo solo di continuare a tornare da noi, a mangiarti i nostri biscottini e lasciare le tue impronte sul pavimento di casa, anche se l'ho lavato proprio la sera prima...solo sapere che potresti arrivare rende tutto più bello. Buon viaggio, non prender freddo e vai piano, che altrimenti ti levano la patente e dopo come fai!!!! 

A voi tutti, io mando un abbraccio infinito e l'augurio di un Natale Felice abbastanza da scaldarvi il cuore e farvi sorridere tutto il giorno. 
AUGURIIII!!!!!!!!!


in foto: 
*la mia casetta di pan di zenzero
i sacchettini regalo che contengono:
*i biscottini zenzero e cannella
*i biscottini al cioccolato
*il preparato per la cioccolata calda
*la mia marmellata di prugne