Visualizzazione post con etichetta Lievitati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Lievitati. Mostra tutti i post

sabato 20 ottobre 2012

Le trecce obese....MTC ottobre!

Vorrei poter dire di essermi documentata a dovere sulla tradizione ebraica, di aver letto ogni articolo in merito o ogni pagina di wikipedia prima di intraprendere la strada del Pane Dolce del Sabato. 
Confesso, non è così. Ho letto i post di Eleonora e delle nostre carissime amiche di Menù Turistico e mi sono attenuta alle loro indicazioni....più o meno...
La mia testa ultimamente vaga per altri lidi, arrivata a 38+3 in questa gravidanza ho un solo pensiero fisso......chiedo perdono!!! Non volevo però mancare all'appuntamento mensile, e sfida con me stessa, vediamo se nonostante l'enorme panza ora, e l'arrivo della gnappa poi, riuscirò a non saltarne neppure uno....
L'impresa comunque, sempre grazie alla mia mente che in questo periodo è meno connessa del solito, ha rischiato di finire male (anzi, sono tutt'ora dell'idea che se vorrete mettere fuori concorso le mie due trecce obese, considerando il loro aspetto, avrete tutto il diritto di farlo....), ma io ho cercato di non demordere lo stesso e quello che segue è il racconto di come due trecce sono diventate....obese. 

Era un giovedì mattina, il pargolo era a scuola e il marito stava andando al lavoro. Io, mi apprestavo a impastare, far lievitare e intrecciare. Il primo intoppo è stato accorgersi che il pacchetto di zucchero che pensavo di avere in dispensa in realtà non c'era. Ok, pazienza. Esco e vado a comprarlo. Rientro a casa e inizio le operazioni di impasto e poi metto tutto a lievitare. Aspetto pazientemente due ore. Al momento di tirare la pasta, farcirla, intrecciarla e rimetterla a lievitare, mi accorgo che la fine delle due prossime ore di lievitazione, coinciderà con il momento in cui dovrò andare a prendere il figliolo a scuola e portarlo al corso di inglese. Penso che una mezz'ora in più non puo rovinare niente, e calcolo di riuscire a rientrare a casa e cuocere le trecce nell'ora in cui il pargolo fa il suo corso di lingua. 
Così, ripongo le trecce nel forno spento per la seconda tranche di lievitazione e mi fiondo ai cancelli della scuola del bimbo. Solitamente lui prende il pulmino, ma visto che al giovedì ha questo corso vicino a scuola e dopo solo mezz'oretta dall'orario di uscita, vado di persona. Diventa così anche un occasione per incontrare le altre mamme che altrimenti non vedo mai. Fra queste, ce n'è una con la quale vado particolarmente d'accordo e che vedendomi mi ha detto: "ooh, dai, visto che io adesso sono libera, e tu hai un ora da aspettare per Gabri, perchè non vieni a casa da me, ci prendiamo un caffè e facciamo due chiacchere?"
WUUUUUUUSSSSHHHHHHHHHHHH
questo è stato il rumore del mio cervello che in pratica resettava. Come d'incanto, ho dimenticato tutto...lobotomizzata dall'offerta di un caffè e chiacchere in compagnia. Il dopo, è un crescendo di rincoglionimento della sottoscritta: cancellata ormai l'esistenza delle povere trecce, sono passata ai successivi impegni che scandivano la giornata, come se niente fosse. Recuperato Gabri dal corso, siamo andati a casa dei miei per cenare con loro (santa nonna che ci accoglie così io non devo cucinare e risistemare piatti e pentole), e solo verso le nove e mezza siamo rientrati a casa. E solo allora
 TADAAAAAAAAA!!!!! 
rumore del mio cervello che si ricollega e improvvisamente ricorda: le trecce!!!!!!
Mando Gabri in bagno a lavarsi e vado a controllare: sono enormi, gigantiche, hanno lievitato oltremodo per ore e ore, quasi fondendosi l'una nell'altra...La mia prima reazione è stata
 @#!!#@]]censura@@##!!  
e poi ho deciso di provarci lo stesso....Le ho tirate fuori, spennellate con l'uovo e ricoperte di semi e cotte. 
Il forno ha voluto farmi l'ultimo scherzo. Il timer, non chiedetemi come ne perchè si è inceppato, e non ha suonato al momento giusto. Le povere trecce obese hanno pure cotto almeno 5 minuti più del dovuto, rischiando di diventare obese e ustionate....sono diventate obese e piuttosto abbronzate, ma ce l'hanno fatta per il rotto della cuffia. 
Io ve le propino comunque, perchè al di la del loro peso forma perduto e l'abbronzatura cafona, sono davvero ottime. 





Alla clemenza della giuria se voler loro bene comunque, nonostante le imperfezioni o se metterle fuori concorso per spronarle a fare una dieta e seguire uno stile di vita più sano....ehehehehe

E' comunque con orgoglio estremo che anche questo mese, obesa e ripiena come le mie trecce, partecipo all'MTC di ottobre!!!!





PANE DOLCE DEL SABATO
 (con zucca e amaretti - e con marmellata di prugne e limoni, banana e mirtilli)

Per l'impasto: seguite le indicazioni di Eleonora

Per il ripieno:
per una treccia: ho usato una confettura (comprata all'isola d'Elba) di zucca e amaretti
per l'altra: ho usato una marmellata di prugne e limoni fatta da me questa estate, una banana e dei mirtilli

Dopo aver preparato l'impasto e averlo fatto lievitare, l'ho diviso in due parti e successivamente in tre parti le due ricavate.
Ho tirato la sfoglia

e ho farcito, la prima treccia con la confettura di zucca e amaretti


e la seconda treccia con uno strato della mia marmellata, una banana tagliata a rondelle sottili e dei mirtilli (alla prova assaggio, entrambe le trecce sono ottime, ma questa è la mia preferita: la marmellata e i mirtilli donano una punta di acidità meravigliosamente addolcita dalla banana e dalla dolcezza e morbidezza dell'impasto...provare per credere!!!)

Ho intrecciato tutto e riposto a lievitare.....il resto è storia, e ve l'ho raccontata nel post!!! :D :D :D





giovedì 10 novembre 2011

Panini che sanno di casa....per chi una casa non l'ha più...



Sono Ligure, e sono tra i fortunati che l'alluvione di questi giorni l'ha vissuta comunque da "lontano", nel senso che non ne è stata colpita in prima persona. Dove vivo io la pioggia si è scaricata a scrosci, ma non ha creato danni. Pochi chilometri a est e pochi a ovest però, ha portato distruzione, paura e, purtroppo anche morte. 
Modi per aiutare, ce ne sono tanti, dal tirarsi su le maniche e andare a dare una mano, all'inviare materiali di prima necessità (cibo, coperte, vestiti..) inviare un aiuto in termini di soldi.... 
Nel mio piccolo, non potendo (sia per motivi pratici che per un problema alla schiena che mi rende praticamente inservibile a spalare e portare pesi) andare in prima persona sul posto a dare una mano, cerco di rendermi utile in modi alternativi. 
Uno è proprio quello che vorrei proporre anche a voi qui, sul blog.... L'iniziativa è di Patrizia , fate un salto da lei e leggete il suo post, e guardate il video che ha linkato....a volte si dice che davanti alla forza della natura siamo tutti uguali, ma io, forse con un pizzico di pessimismo in questo mio pensiero, credo che neppure davanti a lei riusciamo ad esserlo completamente.....lei toglie indistintamente, certo, senza guardarti in faccia. Ma resta il fatto che solitamente ad avere la peggio sono comunque quelli a cui la vita non ha sorriso poi molto neppure prima.....Il gesto che possiamo fare parte dalle nostre case, semplicemente. Basta un click nella nostra pagina di homebanking, al calduccio, alla nostra scrivania ancora intatta, noi che siamo fortunati ad averla ancora. L'offerta è quella che vogliamo fare noi, non ci sono "quote minime", ed è quindi tutto proporzionato alle nostre possibilità, ed anche pochissimi Euro, messi insieme a quelli di altre persone, possono dare forma a ciò che serve a questi bimbi, che hanno perso nuovamente ciò che la vita aveva provato a ridargli.....qui ci sono i dati necessari per contribuire...ve l'ho detto, basta poco...qualche minuto, e un contributo, anche minimo... :) 


La mia ricetta per loro è semplicissima...a mio modesto parere, poco altro sa di casa come il profumo di un pane che cuoce in forno...e questi, sono panini semplicissimi da fare, veloci (anche contando la lievitazione), che vengono bene per un "lastminute" e il pane manca.... Li dedico a loro, perchè presto possano sentirne il profumo dentro una casa, casa loro...e possano riempirli come vogliono, con un buon salame o tanta nutella!!!
In bocca al lupo!!!!!

PANINI SEMPLICI
Ingredienti:
500 gr farina di manitoba
250 ml di acqua tiepida
1 panetto di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiaini di sale
mezzo bicchiere di latte
sale grosso, olio e rosmarino q.b.

Nella ciotola della planetaria mettere la farina. A parte, sciogliere completamente il lievito nell'acqua tiepida e con un cucchiaio di zucchero. Aggiungere il lievito sciolto alla farina. Mettere il sale e il latte e azionare la planetaria con il gancio a U. Incordare bene l'impasto. Quando si sarà formata una bella palla soda fermare la planetaria e dare un ultima impastata a mano sul tavolo infarinato. Coprire con carta da forno una leccarda. Dividere l'impasto in tante palline piccole (poi lievita!!!), fare un taglio a croce su ognuna e metterle a lievitare dentro il forno, che dovrà esser spento ma caldo (fatelo andare mentre preparate il panetto di pasta a una temperatura sui 50°), coprendo con un telo pulito. Lasciar lievitare almeno due ore. Trascorso il tempo necessario, tirar fuori i nostri panini e riscaldare il forno a 200°/220°. Spennellate con un po di olio i panini, spargete una piccola quantità di sale grosso su ognuno, e posate o infilzate del rosmarino al centro del taglio a croce. Infornare per 20 minuti/ mezz'ora. 
Morbidi e profumatissimi!




giovedì 27 gennaio 2011

Ricordi estivi e grissini con gocce di cioccolato....




11 luglio 2010, Spagna-Olanda, finale dei Mondiali. Dopo la disastrosa fine (o dovrei dire inizio..) dell'Italia ai mondiali di calcio, non tutto era perduto. Nelle vene della mia dolce metà scorre sangue olandese da parte di mamma e quindi, siamo arrivati al giorno della finalona che la partita non era soltanto un evento in quanto tale, ma un evento comunque abbastanza sentito. Per l'occasione (e soprattutto grazie al fatto che vivevamo ancora nell'altra casa, quella con un giardino e un salone + cucina che parevano una piazza d'armi) si è organizzata la serata "finale" a casa nostra. Ed è stata una serata memorabile, piuttosto divertente e pittoresca, anche se per riuscire a immaginarvela a dovere, dovreste conoscere uno per uno tutti i personaggi che si sono presentati (e anche considerare che ero l'unica donna presente, amante si del calcio, ma gentilmente accettata giusto perchè padrona di casa, altrimenti la mia presenza sarebbe stata sicuramente un pelino fuori luogo...). C'erano quelli che tifavano "contro"; c'erano quelli che tifavano olanda tanto per tifarne una; c'erano quelli che semplicemente guardavano la partita. Tutti si sono presentati con casse di bottiglie di birra...e dico tutti. Uno solo è arrivato con qualcosa anche di commestibile...e ha dato una piccola mano al mio buffet, comunque sufficiente a sfamare l'orda di ultràs e a fargli venire la sete necessaria a smaltire almeno un po di queli litri di birra che si stavano accumulando dentro e fuori dal frigo. E quel qualcosa mi è rimasto dentro da allora. Il suo sacchettone di carta da fornaio, conteneva chili di grissini ai mille sapori: grissini al basilico, al peperoncino, al mais, alle olive, al rosmarino, alle acciughe, ai capperi e......al cioccolato. Dopo averli assaggiati tutti (tranne quelli alle acciughe...) ne ho provato uno al cioccolato, quasi non convinta. Io adoro il cioccolato, ma non l'avevo mai visto sotto forma di "grissino". Quanto mi sbagliavo nel giudicare quel piccolo bastoncino divino. Il grissino con le gocce di cioccolato non si puo apprezzare finchè non lo si assaggia. E dopo averlo fatto, non si dimentica. Infatti io lo ricordo da allora....e il giorno dopo ero già on line a cercare la ricetta, fiduciosa che il mondo dei foodblogger mi avrebbe dato una mano. E la ricetta era li, ma ci voleva la mia mitica Planetaria. Quindi, la ricetta è rimasta in standby, sino a ieri, quando una giornata piovosa e la presenza in casa della mia nuova aiutante mi hanno accompagnata verso l'avventura del ricreare da me quel magico sapore. 
La ricetta l'ho trovata da LEI e mi sono subito fidata, facendo bene. Non la riscrivo, clikkando sul link la troverete passo passo, spiegata molto bene e approfondita perfettamente nei diversi commenti e nel frattempo avrete l'occasione, se già non lo conoscete, di visitare il suo blog, che trovo magnifico.
Io posso semplicemente aggiungere le mie note:

  • non avevo idea di dove reperire il malto, nè del perchè servisse. Ho fatto una rapida ricerca in rete e ho scoperto che serve da "dolcificante" e che si presenta sotto forma sciropposa. Senza ulteriori giri, ho semplicemente sostituito il cucchiaio di malto con uno di miele...perfetto. 
  • I miei grissini non sono venuti croccantissimi (anche se il sapore è PERFETTO ), ma sono rimasti appena appena morbidi. Credo di sapere a cosa è dovuto: li ho lasciati lievitare troppo. La ricetta dice 30/40 minuti massimo. Il mio filone, per cause di forza maggiore è stato a lievitare quasi due ore...la prossima volta quindi, perchè anche la consistenza oltre che il sapore siano perfetti, mi metterò all'opera solo e unicamente quando avrò il tempo per stare dietro alla lavorazione senza distrazioni.
  • Seguite il consiglio riportato in uno dei commenti: le gocce di cioccolato vanno aggiunte rigorosamente all'ultimo e se possibile, prima di essere aggiunte, vanno tenute una mezzora in freezer, così non rischieranno di sciogliersi durante la lavorazione. Ho seguito il consiglio e le gocce erano tutte intatte.
Che altro dire....provateli. Sono un ottimo snack, una merendina sfiziosa per i bimbi, un idea carina da mettere sul buffet di qualche festa di compleanno, o di qualche raduno di tifosi scatenati.....