Quello che sto per raccontare è l'esempio lampante di come il cibo stia a Slowfood come i cavoli stanno alla classica merenda....
Da tempo ormai presa dal desiderio di eliminare merendine confezionate ma di non togliere al pargolo il piacere di una merenda dolce a scuola, sforno dolci su dolci, crostate, biscotti, repliche di merendine "griffate" e quant'altro. E, strano ma vero, il pargolo in questione pare apprezzare. Colta dallo slancio del suo gradimento, decido un giorno di andare forse un po troppo oltre il seminato..... L'occasione arriva dalla famosa zucca dalla quale sono nati anche questi , e da una mia improvvisa nostalgia del mio anno nel Maine. Infatti questo è un "pane dolce" tipico del posto e ovviamente di questa stagione. Anzichè prepararlo a forma di plumcake (come dovrebbe essere da tradizione) lo faccio a forma di ciambella, perchè non chiedetemi il motivo, Slowfood se son ciambelle le mangia senza fiatare, ogni altra cosa ha bisogno di un po di tempo per essere accettata...La mattina, gliela schiaffo sotto al naso e gli faccio vedere quanto è bella. Lui concorda, e non esita a dire si quando propongo di dargliene una fetta per merenda a scuola. Ovvio, il malcapitato non ha la minima idea di quale sia l'ingrediente principale, e ignaro di ciò, quando all'uscita da scuola gli chiedo se gli è piaciuta la torta risponde che era proprio buona. Gongolo trionfante dentro di me, ma resisto alla tentazione di spiattellare subito la verità...decido che è meglio che prima se ne faccia fuori almeno altre due o tre fette e si convinca proprio del suo buon sapore, poi gli verrà svelato l'arcano. Se non fosse che nel pomeriggio riceviamo visite....All'ora di merenda, raduno mamma e bimbo ospiti al grido di "chi vuole un pezzo di torta?" e inaspettatamente, il primo ad arrivare gridando "ioooooooo!!!!" è proprio lui, mio figlio. Mai visto tanto entusiasmo in lui per una cosa mangereccia. Ho quasi una lacrima di commozione. Siamo tutti seduti a tavola, con fettina di torta davanti già mezza morsicata quando la mia ospite esclama (senza sapere che avrebbe di li a poco causato un danno irreversibile): "che buona questa torta? Cosa c'è dentro? Sicuro la cannella!".......Io sbianco...già, la zucca era l'ingrediente segreto, ma c'è da dire che anche la cannella aveva un suo potenziale distruttivo....e infatti, con la coda dell'occhio, vedo l'infante figlio mio posare inorridito la sua fetta di torta mangiucchiata nel piatto e, pensando di non esser visto, risputare nel fazzoletto ciò che fino ad un secondo prima stava goduriosamente assaporando.....quello che segue dopo non si puo narrare, vi basti solo sapere che Slowfood è ancora in vita, che comunque si è categoricamente rifiutato di mangiare una sola briciola in più della suddetta torta e che ancora adesso (che sono passati diversi giorni) glielo rinfaccio biecamente, guardandolo con occhi da strega cattiva.....
Vi supplico...voi non fate come il piccolo "cibofobo". Provate a fare questo "pumpkin bread", assaggiatelo con tutti i vostri sensi... Prima annusate l'intenso profumo speziato che emana, poi sentitene la leggerezza con le mani, e infine, assaporatelo e gustatene ogni singola briciola, perchè ve lo giuro...NE VALE LA PENA.
PUMPKIN BREAD
Ingredienti:
500 gr di polpa di zucca
4 uova
400 gr di zucchero
240 ml di olio di riso (io olio evo)
450 gr di farina
1 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
2 cucchiaini di cannella
la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di sale (4/5 gr circa)
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
Innanzitutto, facciamo sbollentare la zucca in pochissima acqua, e appena è morbida abbastanza passiamola al minipimer e riduciamola in purea.
Attendiamo che si raffreddi un pochino e poi mettiamola nella ciotola della planetaria e con il gancio frusta iniziamo a montare aggiungendo tutte le spezie (la dose è direi quella minima; a piacere e dopo un attento assaggio si puo decidere di aggiustare i gusti, ma io non metterei assolutamente niente di meno di quello indicato!), l'olio, le uova, lo zucchero e il sale. Aggiungiamo poi la farina e il bicarbonato setacciati insieme un cucchiaio alla volta per evitare la formazione di grumi. L'impasto risulterà piuttosto liquido, e va bene così, infatti la torta dovrà risultare un poco umida all'interno una volta cotta.
A questo punto, ungere con un po d'olio una teglia capiente, oppure tre piccoli stampi da plumcake e la ricetta dice "infornare a 180° per 45/50 minuti". Io lascio a voi e al vostro forno la decisione finale. Quello indicato è decisamente il tempo minimo, e probabilmente è perfetto se si divide la quantità di impasto in tre piccole torte. Io, che ho fatto la scelta della ciambella unica, ho dovuto lasciarla in forno quasi il doppio perchè fosse si un po umida all'interno ma non cruda.....dopo attimi in cui ho sudato freddo pensando di dover buttare via tutto, non mi sono data per vinta e ho coperto con un foglio di alluminio per evitare che si bruciasse in superficie e ho continuato la cottura di venti minuti in venti minuti, finchè la prova stecchino non mi ha dato il via libera per tirarla fuori dal forno.....Provatela, non resterete per niente delusi!
12 commenti:
Perdona la domanda:"ma questa mamma che ha spiattellato gli ingredienti a tuo figlio nn se ne poteva stare a casa sua???"ahahah mannaggia a volte i figli portano avanti convinzioni assurde senza sapere il xche'! io con i miei due maschietti nn ho problemi(qualcuno con il piccolo ma roba di poco)mio marito fino a dopo sposati nn ha mai mangiato i peperoni,condizionando la cucina di sua mamma e la mia!io li adoro,qualche anno fa' ne avevo una gran voglia e me ne preparai un piattone senza nemmeno offrirli e lui ne prese un filetto dal mio piatto...morale???oggi li vuole anche sulla pizza!! sarebbe solo da uccidere!!!! ahahaha buon week bacio!!!!!!!! ;-)
@monia: povera!! La mamma in questione non ha colpe...penso che io sarei riuscita a fare lo stesso..magari se non sei abituata ad un figlio pieno di storie nel cibo non immagini che servano certe malizie!!! Quello che fa tuo marito a volte lo fa anche mio figlio (ed è per questo che ho voluto tentare!)...pensa che fino a un annetto fa non voleva sentir parlare di salsiccia (manco avessi detto rape!!) e poi l'ho obbligato ad assaggiarne una....ora mangerebbe solo salsicce...tanto per dirti. Si, sarebbero da uccidere, ed è per questo che ho specificato che Slowfood è ancora in vita...meriterebbe di esser giustiziato, ma io in fondo sono buona!!! ahahahahah
Queste astuzie le usava mia mamma con me, quando ero una bimba totalmente inappentente!
Ora invece non dovrei farmi pregare per assaggiare questo bel dolce :-)
...mah...secondo me ha ragione il mio idolo Slowfood.
..........
Ahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!! ;-)))
@araba: cara Stefania, anche mia madre, infatti ho imparato da lei..ma la differenza fra me e mio figlio è che una volta ingannata e scoperto che non sarei morta mangiando che so, spinaci, poi dopo ero anche capace di diventarne golosa...sino ad arrivare ad oggi...magari avessi un briciolo di inappetenza!! ahahahah
@Viviana: ahahahahah!! si certo! ahahahahah
e ci credo che ne vale la pena!io ho fatto l'anno scorso dei muffins con la zucca e quindi so bene quanto leghi bene con i dolci! ottima questa proposta,complimenti!
ciao! scopro ora il tuo blog...hai scelto un nome meraviglioso...mi immagino che si dica tutto attaccato..mi ricorda come lo urlava mia mamma quando ero piccola! :) da oggi ti seguo e, se ti va, passa a trovarmi
Silvia
ahahaha fantastica la storia di tuo figlio! I bambini sanno essere davvero testardi a volte :)!!Io sicuramente questo dolce lo provo!
@lo81...guarda, alla faccia del testardo! SGRUNT
@ ne cuore dei sapori: grazie!
@profumo di cose buone: passata! ;)
@lo81...guarda, alla faccia del testardo! SGRUNT
@ ne cuore dei sapori: grazie!
@profumo di cose buone: passata! ;)
e finché son piccoli, passi (anche io odiavo i piselli!) ma quando da adulti mangiano col cervello, invece che con la bocca ... si che li ammazzerei ;-)
mi è partito l'invio ... splendida torta :)
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