lunedì 30 agosto 2010

Pesto alla genovese



Questa è una ricetta tradizionale...chi ha mangiato pesto in barattolo, confezionato da uno qualsiasi dei più famosi stabilimenti produttori di condimenti (anche buonissimi) non puo dire di aver mangiato il pesto... lo dico per esperienza. Per poter dire di aver assaggiato il vero pesto alla genovese, dovete essere stati invitati a pranzo o cena da una famiglia ligure e possibilmente in Liguria. Allora si...quello è il vero pesto. Se siete fortunatissimi, magari avrete pranzato a casa di qualche anziana signora ipertradizionalista (e con taaanto tempo a disposizione) che l'avrà preparato nel mortaio, pestando (da qui il nome di questa speciale salsa) insieme con movimenti rotatori, tanta pazienza e olio di gomito, foglia dopo foglia di basilico, pinoli, formaggio, aglio e olio e sale....

L'era moderna ci vede perennemente in corsa, e io in tutta onestà, oltre a non avere un mortaio in casa, non avrei nemmeno il tempo di mettermi li a pestare foglioline una per una. Il mixer è un giusto compromesso e parola di lupetto, il risultato è comunque eccellente. Ciò che invece non deve essere cambiato, sono gli ingredienti. E' tassativo. Per fare il pesto, ci vuole del basilico (ovviamente!), dei pinoli (niente noci, no mandorle, niente anacardi e cose simili e varie che spesso per curiosità leggo nell'elenco ingredienti dei barattoli di pesto pronto), parmigiano grattuggiato, uno spicchio di aglio, sale, olio rigorosamente extra vergine di oliva.
Ci ho messo un pò a tirare giù una ricetta precisa, perchè oramai vado "a occhio", e comunque è il consiglio che do a chiunque di voi vorrà provare a fare il pesto...seguite pure le dosi, ma alla fine, assaggiate, e modificate se credete, aggiustate l'equilibrio degli ingredienti fra di loro, secondo il vostro "istinto". L'importante, è non cambiare gli ingredienti. Non mi stancherò mai di dirlo. 

PESTO ALLA GENOVESE
Ingredienti:
un mazzetto di basilico (il mio arriva dal balcone della mamma...e dall'orto del suocero)
20 gr di pinoli
4 cucchiai colmi di parmigiano grattuggiato
1 spicchio di aglio
sale
olio evo quanto basta

Lavare bene le foglie di basilico, e asciugarle completamente su un canovaccio da cucina. Mettere nel mixer poco alla volta le foglie, i pinoli, lo spicchio di aglio, il parmigiano e olio quanto basta. Mixare fino a ottenere un composto cremoso. E aggiungere nuovamente gli ingredienti sino ad esaurimento degli stessi. Aggiustare di sale......Ed ecco il pesto. Mettere in un barattolo e coprire di olio, per evitare che ossidi e diventi scuro.

E' pronto. Si puo gustare spalmato su un crostino caldo di pane. Ci si condiscono le trofie, le trenette...Ci si fanno le lasagne. Lo si mette anche sulla pizza. Il pesto è semplice e sta con le cose semplici. Il pesto è semplicemente bontà.
Questo post lo dedico a un mio amico di Napoli, che per il pesto ha sviluppato un amore viscerale.
Adesso hai la ricetta....ma se non dovesse riuscirti proprio come lo volevi...non hai che da chiedere, e chissà che un corriere, alle nove di un mattino qualsiasi non si presenti nuovamente, con un barattolo di verde salsina ligure....

domenica 29 agosto 2010

Crostata con la mia marmellata di prugne




La mia marmellata....l'avevo fatta e postata tempo fa, le dosi erano giuste per un barattolo, preziosissimo. Brady andava in estasi ogni volta che ne assaggiava un cucchiaino su una fetta di pane. Però...oramai il vasetto era aperto, e come tutte le cose (specialmente quelle buone) stava quasi giungendo alla sua fine. E allora, per farla finire alla grande ho deciso di farne l'ingrediente principale di una semplice quanto buona crostata. La pasta brisè era meravigliosa, ed è presa da una delle ricette del Cavoletto praticamente una garanzia di successo. La marmellata è quella relativa al mio post del 13 agosto. Il risultato è questa crostata (io a dire il vero ne ho fatto 4 crostatine) finita nel giro di 2 giorni, e battezzata da Brady uno dei migliori dolci in assoluto (al primo posto per lui, resta sempre la mia torta di ciligie....posterò prima o poi!!!!)


CROSTATA CON MARMELLATA DI PRUGNE, VANIGLIA E CARDAMOMO
Ingredienti:
  
per la pasta sablée:
farina 200g
zucchero 75g
burro morbido 75g
tuorli 2
estratto di vaniglia mezzo cucchiaino
sale una presa
acqua fredda 2-3 cucchiai

per la marmellata:
vedere qui

Setacciare la farina e impastare tutti gli ingredienti, aggiungere l’acqua alla fine e avvolgere l’impasto con un foglio di pellicola trasparente. Far riposare dentro al frigo per almeno mezz’ora, e lasciarla a temperatura ambiente per almeno 15'' prima di riutilizzare (altrimenti sarà troppo dura da lavorare!). Stendere con un mattarello una sfoglia di mezzo cm di spessore (oppure, come ho fatto io, dividerla in 4 e stendere quattro mini-sfoglie da mezzo cm di spessore). Rivestire con la pasta brisè una teglia (o 4 mini tegliette) abbondantemente imburrata e infarinata e ricoprire con un generoso strato di marmellata. Infornare in forno già caldo a 200° per 20/25 minuti o finchè i bordi non sono ben dorati. Una volta sfornata, bisogna avere la santa pazienza di aspettare fino a completo raffreddamento prima di toglierla dallo stampo (pena, il vederla andare completamente in frantumi!).

Unico neo: finisce, praticamente subito. E tu sei li, che ne vorresti ancora e ancora e ancora.......

martedì 24 agosto 2010

Crumble di salmone



Il mio Brady in questi giorni è a terra per i dolori alla schiena...nonostante questo, domani mattina ha una sveglia alle sei per andare per funghi insieme a suo padre, il quale come dicevo in un precedente post, nonostante qualche piccolo inconveniente di salute, è un "rambo de noantri" e sicuramente, se facessimo tutti una gara in un bosco a chi prende più funghi e chi torna per primo a casa, sarebbe vincitore indiscusso.
Ben, detto questo, Brady è giù di corda con l'umore per i dolori che sente, perchè pensa che alla sua età dovrebbe giocare a calcetto, nuotare per chilometri, correre una maratona al giorno, e vincere gli open di tennis (il solito esagerato a prescindere). Allora, ho pensato che sarebbe stato bello da parte mia coccolarlo un po, e ho pensato di unire l'utile al dilettevole preparandogli un piatto a base di pesce e questo pesce cucinarlo con una "crumble-ricetta" per lanciarmi nel mondo dei contest! Sono capitata sul blog di Francesca, "Panna cioccolato e fantasia" e così mi sono detta....perchè no??


Crumble dolci e salati






CRUMBLE DI SALMONE
Ingredienti:

1 filetto di salmone fresco
40 gr di farina
20 gr di pan grattato
40gr di burro
prezzemolo
olio, sale e pepe

Pulire il filetto di salmone, togliere la pelle e togliere le lische. Tagliare il filetto in pezzetti, condirlo con poco olio, prezzemolo, sale e pepe, mischiare bene con le mani di modo che i pezzi si insaporiscano uniformemente.
Ungere una piccola terrina, e disporre i pezzetti di salmone senza sovrapporli. In un mixer, preparare il crumble, mixando insieme farina, burro e pan grattato. Disporre le briciole di crumble ottenute sul salmone in modo uniforme. Cuocere in forno preriscaldato a 200° gradi per 25 minuti.


Non sono riuscita a curare i dolori del mio amore, ma di sicuro per pranzo ha avuto il sorriso sulle labbra e per un pochino, non ha pensato solo a quelli.

Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca che ringrazio per avermi dato ancora una volta l'occasione per divertirmi ai fornelli (anzi...con il forno!)

sabato 21 agosto 2010

Conchiglioni ripieni al forno


Agosto inoltrato e un clima da fine settembre. Ieri mi sono alzata quasi di buon'ora (quasi!) con buoni propositi: fare un giro sul mercato per comperare qualche teglia/piatto/ciotolina/utensile un po carino, passare in farmacia, passare al super, rientrare e preparare un buon piatto succulento per il Brady che sarebbe venuto a mangiare a casa nella sua pausa. Ma, il tempo di fare colazione, e con mio sommo disappunto ha iniziato a venir giù il diluvio. Testarda, sono uscita comunque, sacramentando, ma alla fine i risultati sono stati scarsissimi. Con l'ombrello, girare per bancarelle fra la gente non è il massimo, o tu lo conficchi negli occhi di qualcuno o qualcuno conficcherà il suo nei tuoi, e quindi, ho fatto un unica tappa in un unica bancarella e quel che ho recuperato è stato giusto giusto una normalissima teglia rettangolare piccina, che più che servirmi per le presentazioni in foto delle ricettine era proprio necessaria a lato pratico (così invece che cucinare sempre lasagne che verranno poi mangiate per 4 giorni almeno, posso prepararne il giusto per noi tre!). Il fatto di non avere la condizione ideale per completare la mia lista di cose da fare mi ha fatto incavolare, e quindi me ne sono tornata a casa pensando solo a mettermi ai fornelli. Ma...anche li i piani sono andati in rotoli, perchè arrivata a casa in tempo giusto per salutare Brady che andava a lavorare, gli ho dato il cambio nel fare compagnia a persone che erano passate a salutarci e che se ne sono andate solo alle 11:20....troppo tardi oramai, e per pranzo Brady si è ritrovato davanti un piatto di prosciutto e mozzarella.
Appena lui se ne è tornato al lavoro, mi sono messa all'opera....ormai gli avevo promesso che avrei cucinato una cosa speciale, e gliel'avrei fatta trovare per cena...anche se io sarei stata al lavoro per allora (e pure digiuna....e alle otto, l'ho pensato davanti al piattino fumante e profumato......gnam!!!!)

CONCHIGLIONI RIPIENI AL FORNO
Ingredienti:
Conchiglioni ne ho messi una 15ina, che direi sono la dose per 2/3 persone dipende dalla fame!
3 zucchine
1 scalogno
2 etti di ricotta
parmiggiano reggiano
olive nere
feta
olio, sale, pepe, origano

Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata. Nel frattempo lavare le zucchine, pulirle e tagliarle a rondelle. In una padella, mettere a soffriggere lo scalogno tagliato sottile sottile, e quando diventa quasi trasparente unire le zucchine. Salare, pepare e far andare a fuoco lento per almeno 15 minuti, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando saranno pronte, metterle nel contenitore alto del minipimer e dare una frullata veloce, il risultato finale deve essere molto rustico, le zucchine non devono essere intere, ma nemmeno diventare una crema. In una ciotola lavorare la ricotta finchè non diventa una crema, Aggiungere le zucchine, la feta tagliata a cubettini piccolissimi, e le olive nere (io ho usato delle olive greche, piuttosto grandi e saporite, tagliate a pezzettini, ovviamente vanno messe senza il nocciolo!). Assaggiare e regolare di sale secondo i propri gusti, considerate che la feta è già piuttosto salata, e le olive anche (almeno quelle che ho usato io!) quindi potrebbe anche non essere necessario aggiungere sale. In tutto questo tempo, l'acqua avrà iniziato a bollire e noi avremo buttato i conchiglioni. Scolarli al dente e fermare la cottura mettendoli sotto l'acqua fredda. Ungere una teglia con un po di olio sul fondo, e iniziare a disporre i conchiglioni che vanno riempiti con il composto ricotta/zucchine/olive/feta. Ricoprire con parmiggiano reggiano (io ne ho messo molto perchè mi piace che faccia una bella crosta) e spolverare con origano. Infornare in forno già caldo a 180°  per 15/20 minuti o comunque fino a quando non si forma una bella crosta dorata in superficie.

Ho lasciato tavola apparecchiata, e un biglietto dentro al piatto...mi è arrivato un messaggio semplice ma diretto: Gnam gnam.
Dal canto mio, al mio rientro dal lavoro alle 23, ho rimesso la  teglia con gli avanzi in forno per una scaldata e ho mangiato un paio di conchiglioni....e anche riscaldati sono veramente deliziosi!

martedì 17 agosto 2010

Salsiccia al forno con salsa al vino rosso



Capita a volte di aver bisogno di una coccola in più. Di voler sentire un profumo, una voce, di aver bisogno di un contatto. E allora, ieri, sono andata a recuperare il mio piccolo Slowfood, in vacanza in collina dai nonni, e ci siamo fatti un giro. Il ragazzino ha perso l'ennesimo dente (adesso ha più finestre che denti...altro che blog sul cibo, dovrei aprirne uno su frullati e passati e omogeneizzati...) ed è il solito amante della natura...in un pomeriggio ho visto più animali che in uno zoo...siamo andati dalle caprette, dai conigli, dalle mucche e dai maiali...abbiamo visto le pecore, ovviamente gli amati cagnolini, le tartarughine, i pesci.....e poi una bella passeggiata nel borgo, addentando una buona focaccia. Mi piace vederlo così questo ragnetto di figlio che ho...tutto campagna, terra e corse. E bei sorrisi, anche se senza denti. 
Tornando dalla nostra passeggiata, il pensiero che ancora per un po sarebbe rimasto in campagna mi ha stretto un po il cuore....e va bene che lui ci sta volentieri, va bene che noi il giardino per farlo sfogare a dovere non lo abbiamo, va bene che al di la dei pesci rossi in casa non esistono animali...però mi mancherà, arrivare a settembre è un po lunga. E così, riscendendo a valle, mi sono concessa la seconda coccola della giornata...Ho fatto razzia nel caseificio artigianale locale, e anche in una famosa macelleria del posto... I prodotti caseari li faremo fuori pian piano, mentre le salsicce che ho preso, le ho cucinate ieri sera....e che buon profumino usciva dal forno???? 

SALSICCIA AL FORNO CON SALSA AL VINO ROSSO
Ingredienti:
4 salsicce
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
Vino rosso buono 1 bicchiere
rosmarino, alloro
sale e pepe
olio

Tagliare la cipolla a fettine sottili. In una pirofila da forno, preparare un fondo di olio, cipolla e aglio. Disporre le salsicce nella pirofila, e versare il bicchiere di vino rosso, aggiungere rosmarino e alloro. Salare e pepare. 

Cuocere in forno a 180° per 40 minuti circa, a metà ricordarsi di girare le salsicce. A fine cottura, mettere le salsicce su un piatto e con il minipimer, frullare il sugo di cottura. Farlo restringere a fuoco basso in padella con un cucchiaino di fecola, e farlo colare sulle salsicce pronte per esser servite. La salsa è davvero profumata e gustosa. Ovviamente, migliore è il vino, migliore sarà la salsa. 
Ieri sera ho accompagnato il piatto con un purè, fatto con le patate dell'orto del suocero, e il latte, il burro e una spolverata di formaggio grattuggiato del mitico caseificio di cui sopra. Inutile dire che anche la coccola alimentare ha avuto il suo bel successo.

lunedì 16 agosto 2010

Fettuccine al limone

Di solito sono io quella che quando la inviti a pranzo, se mi conosci, mi chiedi: "se faccio questo ti piace?" perchè un tempo anche io sono stata come Slowfood...inappetente e iperdiffidente di fronte ad ogni novità. Al momento, non si puo dire che non ci sia nulla che non mi piace ma, pomodoro fresco a parte (che mai e poi mai passerà dalle mie fauci!!!!) tutto il resto ho imparato che merita almeno un assaggio prima di decidere che no, non mi piace. E infatti, in età adulta ho decisamente ampliato la mia gamma di cibi ingeribili a tavola (per buona pace di mia madre che ha fatto con me la vitaccia che sto facendo con Slowfood...). Ieri sera invece, l'affermazione "non mi piace" è stata pronunciata dal Brady, dal quale sinceramente non l'avevo praticamente mai sentita pronunciare. Era dal mattino che pensavo alla cena...a come l'avrei presentata, al decidere se metterla o no sul blog, a come avrei potuto eventualmente arricchirla per renderla più gustosa: gnocchi alla romana, semplici, quanto (evidentemente in questa famiglia solo per me!) gustosi. Fu così che verso le ore otto (si era appena rientrati da un colossale aperitivo, quindi non c'era fretta di mangiare immediatamente) stavo per andarmene in cucina quando il Brady, dopo avermi chiesto cosa andavo a preparare di buono e appreso che ci sarebbero stati gli gnocchi alla romana, ha affermato: non mi piacciono.
Attimo di panico....dispensa vuota....frigo semivuoto...amore mio che ti preparo adesso??? E lui candido come un bimbo appena nato mi dice: "ma...di un po...non è avanzata un po di panna?? Perchè non mi fai i tagliolini al limone, freschi freschi buoni buoni?" E io "Ma amore, li abbiamo mangiati due sere fa..." e lui, con occhi da bambi: "freschi freschi, buoni buoniiiiii!"
E vada per i tagliolini (fettuccine) al limone.........again!

FETTUCCINE AL LIMONE
ingredienti x 2 pax:
Fettuccine 200 gr (siam gente che ha fame!!)
succo di un limone
1/2 confezione di panna da cucina
sale e pepe
prezzemolo

Niente di più semplice....mentre la pasta cuoce, far scaldare con un po di burro il succo del limone, e quando sfrigola aggiungere la panna e mescolare. Salare e pepare. Scolare la pasta al dente e farla saltare ancora un minuto in padella con la salsina di panna e limone. Impiattare e spolverare con del prezzemolo.
La ricetta fresca fresca buona buona per quando in frigo non c'è che lo stretto necessario e vostro marito infrange i vostri piani culinari con un: non mi piace!!!!!

domenica 15 agosto 2010

Moscardini in umido

 
Non mangio pesce, non mi piace, se posso lo evito. Ma non posso costringere Brady a dimenticarselo perchè fa schifo a me. Così, ogni tanto, quando mi sento particolarmente ispirata e ho voglia di fargli una bella sorpresa, mi lancio in un tipo di cucina "estrema": preparazioni totalmente casuali, senza assolutamente assaggiare, di quelle per la serie "che dio me la mandi buona, il profumo è accettabile quindi dovrebbe esser buono".
Ieri, che era anche il nostro anniversario mi sono sentita buona...e così, vigilia di ferragosto, pioggia battente e temporale in corso, "sbarassu" attivo nonostante il maltempo (per chi non fosse ligure: saldi estremi di un solo giorno, "occasioni" dei vari negozi che allestiscono bancarelle con ciò che normalmente vendono dietro un bancone e abbassano i prezzi), mi butto per strada alla ricerca di una pescheria, intenzionata a cucinare un pesce al cartoccio. La prima pescheria, la più vicina, è chiusa. La seconda pure. Fra spintoni e gente stipata sotto i portici, che sembra posseduta soltanto all'idea di poter comprare per 500 euro una borsa che normalmente ne costa 800 (ooccccasioneeeee!!!!) arrivo finalmente a una pescheria aperta. E cambio idea. Da una cassettina ricolma di ghiaccio, mi guardano dei minipolipetti. Visto che non li ho mai fatti, e alla sorpresa di cucinargli il pesce, posso aggiungere la sorpresa di una nuova ricetta, completo la pazzia e li compro. Arrivo a casa bagnata dalle ginocchia in giu nonostante l'ombrello (per evitarmi un nuovo giro di giostra fra la folla impazzita ho fatto percorso alternativo più lungo di due chilometri e completamente privo di portici....) e mi metto subito all'opera.

MOSCARDINI IN UMIDO
Ingredienti:
Moscardini (io me ne sono fatti dare per una persona, me ne ha dati circa una ventina, non erano enormi)
pomodorini a grappolo
olio
aglio 1 spicchio
prezzemolo (meglio fresco)
sale
pepe
peperoncino

 Tritare lo spicchio di aglio insieme al prezzemolo e mettere il trito in una casseruola con un fondo di olio. Tagliare i pomodorini a metà e quando aglio olio e prezzemolo iniziano a sfrigolare versarli in pentola. Far andare qualche minuto e aggiungere i moscardini (a me li han dati pronti da mettere in pentola, mi raccomando, nel caso, van prima puliti a dovere!). Bisogna farli cuocere a fuoco lento, per almeno una ventina di minuti, e verso la fine, aggiustare di sale e pepe, e se piace, si puo aggiungere un pizzico di peperoncino. All'inizio sia i moscardini che i pomodorini rilasceranno i loro liquidi e verrà fuori una specie di brodaglia
 

ma in cottura il liquido si ritira e il risultato finale è un sughino ben denso.
Dicono che il modo migliore per gustarli sia con dei bei crostoni di pane, e quindi io ho preparato anche una sorta di pane bruschettato, con semplice aglio e olio. 
Non li ho assaggiati (manco a dirlo) ma il Brady si è finito il suo piattone, e ha fatto scarpetta.



venerdì 13 agosto 2010

Marmellata di prugne con vaniglia e cardamomo






Mio suocero è un uomo iperattivo. La mattina vaga fra dottori e ospedali facendo analisi di ogni genere per diverse piccole grandi rognette di salute. Il pomeriggio, a dispetto della salute che lui reputa pessima (io da fuori direi che sta meglio di me!) si prende cura di un orto che regala frutti e ortaggi a sufficienza per sfamare lui, la moglie, i figli e le famiglie dei figli.
Martedì scorso, siamo stati a pranzo da mamma e papà del Brady, e oltre che con lo stomaco pieno  a dismisura, siamo rientrati a casa che di pieno avevamo anche un sacchetto: friggitelli, zucchine, basilico, pomodori.....e prugne. Tante prugne. Buonissime. Ma di sicuro, troppe solo per noi, per riuscire a finirle prima di doverle eliminare per averle fatte morire nel frigo. Del resto, non meritano una fine simile. Quella che hanno fatto è decisamente migliore, e il risultato potrà essere apprezzato senza la fretta di doverle mangiare prima che marciscano.
E' nata questa marmellata deliziosa, lievemente speziata, che sarà il cavallo di battaglia di molte colazioni, spalmata su pane e burro!

MARMELLATA DI PRUGNE CON VANIGLIA E CARDAMOMO
Ingredienti:

700 gr prugne
350 gr zucchero
1 stecca di vaniglia
3 bacche di cardamomo
il succo di un limone

Togliere il nocciolo alle prugne, metterle in una ciotola con il succo del limone e ricoperte dallo zucchero. Lasciar marinare il più possibile (io le ho fatte marinare una notte intera).
Dopo la marinatura, avranno rilasciato moltissimo liquido, e lo zucchero sarà quasi sciolto. Versare tutto il contenuto della ciotola in una pentola antiaderente. Prendere la stecca di vaniglia, inciderla e prelevare i semini, che andranno messi nella pentola con la frutta. Aprire le bacche di cardamomo e unire alla frutta anche i semini del cardamomo.
A questo punto, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Girare di tanto in tanto. Dopo venti minuti circa di bollore, molto del liquido si sarà ritirato e la marmellata avrà raggiunto una certa consisenza densa e sciropposa. Se come me preferite non sentire i pezzi di frutta, spegnere il fuoco e passare al minipimer.
Se invece volete sentirne i pezzi, è già pronta così (in questo caso, suggerisco al momento di mettere la frutta a marinare, di tagliarla in pezzi piccoli, le mie prugne erano tagliate a metà, ma tanto sapevo che le avrei frullate).
Mettere la marmellata in un vasetto precedentemente sterilizzato, mettere il coperchio e lasciar raffreddare a temperatura ambiente.
Ottima spalmata sul pane o come farcitura per crostate e torte.

giovedì 12 agosto 2010

Torta Baciocca....tanto per iniziare!!

Siamo oramai quasi a metà agosto...tutti chiudono i battenti per andare in vacanza, salutano allegri con la promessa di rivedersi a settembre, con tante novità e rinnovato slancio.

Io le ferie non potrò farle prima di novembre...e dopo mesi di connessione internet mancante in una casa bella quanto scomoda e umida, rumorosa nonostante fosse collocata nel bel mezzo del nulla in campagna, lo slancio per la rete e per la nuova esperienza del blog è decisamente immenso. Non ho idea di come andrà a finire questa avventura. So soltanto che in questi mesi per puro caso, un giorno navigando di straforo dall'ufficio, sono capitata sul blog di Giulia,  http://it.julskitchen.com/ e l'ho trovato splendido. Da quel momento, il passo è stato brevissimo: da semplice ricercatrice di ricette sempre nuove e diverse on line, mi scoprivo appassionata cuoca (va bhè, paroloni...) e appassionata cuoca intenzionata a far nascere anche lei una sua piccola creatura virtuale per condividere allegramente con altri foodblogger passioni, successi (mica sempre per quel che mi riguarda...) e vita vissuta.
Dedico questo blog ai miei due uomini...al mio amore, che qui chiamerò il Brady, uomo concreto quanto splendido e unico, serio e spiritoso, che ha dimostrato il suo amore per me mangiando senza batter ciglio improbabili sbobbe, impaurito ogni volta che promettevo una "sorpresa" in tavola, ma sempre sopravvissuto...e ad ogni successo sempre più entusiasta e sbalordito di fronte al mio incredibile miglioramento....a mio figlio, Slowfood come lo chiamiamo a casa, inguaribile inappetente, irremovibile nel non assaggiare nessun tipo di novità, lentissimo nel mangiare anche solo un semplicissimo piatto di pasta al pesto..prima o poi riuscirò a fare appassionare anche lui al cibo e al buon mangiare...la mia più grande sfida!!

Faccio il mio ingresso in punta di piedi, con una torta salata tipica delle mie parti (liguria) che puo essere uno sfiziosissimo spuntino per aperitivi o un sostanzioso piatto unico...in ogni caso, una vera delizia per il palato!!!!

TORTA BACIOCCA
ingredienti:
Per la pasta:
250 gr farina 00, 20 gr olio evo, 125 gr acqua, sale 

Per il ripieno:
2/3 patate gialle (o una qualità ricca di amido), 150 gr cipolle bianche, 200gr pancetta in una fetta, 100gr latte, 100 gr formaggio grattuggiato, 30gr farina bianca e farina di polenta q.b, sale e pepe, burro per cuocere

Fare un impasto morbido con le dosi indicate per la pasta, formare una palla, coprire con uno strofinaccio e lasciare riposare.
Prendere le patate, tagliarle a fette e metterle in una terrina capace con sale e pepe. In padella, stufare nel burro le cipolle affettate sottili. Quando sono quasi trasparenti, levarle dal fuoco e unirle alle patate. Nella stessa padella saltare la pancetta tagliata a striscioline sottili, e unire anche lei al composto di patate e cipolle. Insaporire il latte con il formaggio e unire la farina bianca e farina di polenta quanto basta perchè si formi una crema simile a una purea (volendo si può sostituire il latte con della panna da cucina, il sapore ne guadagna sicuramente, la linea un po meno....). Unire la crema ottenuta al composto di patate cipolle e pancetta e mescolare bene, con le mani, in modo da bagnare bene il tutto con la crema.
Riprendere ora la pasta, stenderla sottile con il mattarello e foderare una tortiera precedentemente unta e infarinata, lasciando che la pasta fuoriesca da bordi. Farcire la tortiera con il ripieno livellando le patate, lasciare la superficie scoperta e ripiegare la pasta semplicemente ai bordi.
Si cuoce in forno preriscaldato a 180° per 20-30 minuti

.