domenica 30 ottobre 2011

Metti una domenica solitaria...tortelli di zucca con salsa al tartufo nero



Io e il Brady lavoriamo nello stesso posto, nello stesso reparto...la cosa ha i suoi lati positivi, e anche molti lati negativi. La cosa bella è che ci capiamo alla perfezione anche in materia lavoro: i problemi sono gli stessi, vissuti e condivisi in pieno da entrambi, e così possiamo sostenerci a vicenda o riderci sopra insieme. Il peggior lato negativo invece sono gli orari, non combaciano quasi mai. E se da una parte risulta comodo dal punto di vista organizzativo (praticamente sempre c'è qualcuno per prendersi cura di Slowfood) dall'altra spesso e volentieri io e lui ci riduciamo a incontrarci sulla soglia dell'ufficio, per poi vederci alle undici di sera passate, quando uno dei due finisce il turno di chiusura (dopo che l'altro ovviamente ha fatto il turno di apertura!). E via da capo il giorno dopo. La situazione si aggrava in periodi come questo, tempi morti (considerati tali!!!) per l'albergo in cui vengono date le ferie dell'anno in corso da smaltire. Noi ne abbiamo appena fatto una parte e questo, oltre che periodo di riposo ha un altro significato: significa che prima delle ferie ("visto che tanto fra poco ci andate!") e appena rientrati ("visto che le avete appena fatte!") i turni sono più schifosi del solito e subiscono varianti impensabili. Puo succedere che la situazione sopra descritta (vedersi giusto dalle 23 alle 23:30, e poi spegnersi nel letto) si protragga per settimane. Avendo la fortuna di abitare ad un passo dal lavoro, la mezzora di pausa pranzo/cena riusciamo a farla venendo a casa, piuttosto che fermandoci alla mensa (anche se questo significa spesso e volentieri fare corse pazzesche!), e così strappiamo altri minuti preziosi per scambiare due parole almeno! E quindi, quando il tempo c'è, perchè non ci sono tutti gli altri impegni (bimbo da andare a prendere, da accompagnare a sport, da portare dal dentista...) è bello rendere questi momenti ancora più speciali....
Questa domenica ne è l'esempio. A me la sveglia è suonata all'alba, e Brady è giunto in ufficio alle 15:30, orario in cui io timbravo per uscire. Slowfood è a passare il week end lungo di festa con suo papà, e io ero sola soletta in casa, in attesa dell'ora di cena, per la mezz'ora d'aria sopradescritta. Mi sono rimboccata le maniche e ho messo le mani in pasta. In casa e in strada regnava il tipico silenzio domenicale, delle macchine che non passano. In sottofondo un briciolo di musica. E nel cuore l'attesa spasmodica per quel momento tanto desiderato, quando il campanello avrebbe suonato e dietro la porta ci sarebbe stato il mio Amore.

TORTELLI DI ZUCCA CON SALSA AL TARTUFO NERO
Ingredienti per due persone:

per la pasta all'uovo:
200 gr farina
2 uova intere
sale e acqua tiepida quanto basta

per il ripieno:
80 gr di zucca
100 gr di ricotta
100 gr di parmigiano grattuggiato
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiaino di cannella
sale

per la salsa:
2 cucchiai di salsa al tartufo nero
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato
1 noce di burro

Iniziamo dal ripieno! Facciamo sbollentare la zuca in un dito (non di più!) di acqua, giusto il tempo di ammorbidirla un po. Scolare bene e passare al minipimer. Agiungere alla purea il resto degli ingredienti del ripieno e amalgamare bene. Riporre in frigo in attesa di essere utilizzato.



Nella planetaria (o nel robottino, o a mano!) impastiamo la farina con le uova e un pizzico di sale. Aggiungiamo acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto liscio e compatto. Lasciamo riposare almeno mezz'ora. Io confesso....non avevo tempo, e praticamente ha riposato solo il tempo di montare la nonna papera.....


Adesso...con l'aiuto della nonna papera o con un mattarello, stendiamo la pasta in tante sfoglie sottili. 
Utilizzando un tagliapasta oppure un bicchiere rovesciato come ho fatto io, otteniamo tanti dischi tutti uguali.



Tiriamo fuori dal frigo il ripieno e al centro di ogni disco mettiamo una pallina di ripieno. 



A questo punto, dobbiamo piegare a metà il dischetto, ottenendo un semicerchio, e unire i due lembi schiacciando bne per chiudere. E' meglio fare questa operazione con le dita inumidite da un po di acqua, in modo da chiudere bene i tortelli....



Ora che i tortelli sono pronti, mettiamo sul fuoco una capiente pentola di acqua salata e portiamo a bollore. Tuffiamo i tortelli che saranno pronti una volta venuti a galla (ci vogliono comunque circa 5 minuti!). Mentre cuociono, in una padella antiaderente abbastanza grande, sciogliere la noce di burro e aggiungere prima i due cucchiai di salsa di tartufo e poi i due cucchiai di parmigiano. Mescolare bene per non far formare grumi. Scolare i tortelli e saltarli un momento in padella nel condimento...
Per finire, se come me avete avuto la fortuna di andare ad Alba durante la festa del tartufo e avete acquistato una delle meravigliose "pepite", completate l'opera grattuggiando sulle singole porzioni qualche scaglia di tartufo nero.....ora è un tripudio di sensi: vista, gusto e olfatto hanno di che godere! Buon appetito!!


lunedì 24 ottobre 2011

Bicchieri di mascarpone al limone con taglierini di crepes alla cannella




A volte ci sono dei giorni perfetti. Ti svegli, e c'è un bel sole e già quello rende tutto migliore. E poi, hai magari un qualcosa da aspettare, magari degli amici, e un progetto da portare avanti, che so, una cena a base di tartufo (assolutamente doverosa, dopo aver passato un week end ad Alba alla fiera del magico tubero..) che hai organizzato e che progetti da una settimana. Il menù è pronto, i classici taglierini (rigorosamente homemade) con il tartufo bianco e l'arrosto, con il tartufo nero. E il dolce?? Ultimamente ho il "trip" della sac-a-poche, con la quale il rapporto va via via migliorando, e fosse per me, passerei la vita a fare panne, creme e cremine da insacchettare e spargere sopra torte, muffin et similia sotto forma di ciuffi, filini, fiorellini....ma, dopo cotanto mangiare, una torta fatta a strati con crema e cioccolata e ricoperta di crema al burro colorata e decorata avrebbe rischiato di mandare al pronto soccorso gli ospiti. Ed assolutamente non era la mia intenzione finale (per questo tipo di attentati, ho altre persone in mente :D eheheheheh). Allora, ho deciso di riporre la sacchettina, e di passare in rassegna tutte (più o meno) le mie riviste di cucina, alla ricerca di un dolce al cucchiaio magari, piacevole ma più "scorrevole". E gli occhi mi sono caduti in primo luogo sulla foto (era deliziosa!) e poi sulla preparazione: semplice, ma sicuramente goduriosa! In casa non avevo proprio tutti gli ingredienti che erano indicati nella ricetta originale, così mi sono data alla sperimentazione, e direi che è comunque uscita piuttosto bene.
Vi lascio con la ricetta originale e a lato, la mia versione, e vi dico una sola cosa: provate! E' davvero ottimo!

Bicchieri di mascarpone al limone con taglierini di crepes alla cannella
Ingredienti: 

Per le crepes:
200 gr di latte intero
2 uova
70 gr di farina
1 cucchiaio di cacao dolce  1 cucchiaio di cannella
un cucchiaio di zucchero (se si usa la cannella e non il cacao)
una noce di burro

Per la crema:
250 gr di mascarpone
4 tuorli
130 gr di zucchero
150 gr di panna montata fresca
1 bicchierino di rum scuro  il succo di un limone

Zucchero a velo per decorare
Montare i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire il mascarpone e il rum il succo di limone e infine alleggerire il tutto con la panna montata ben ferma, incorporando poco alla volta e con movimenti dal basso verso l'alto. Disporre la crema in 4 bicchieri e porre in frigorifero.

Preparare la pastella delle crepes, sbattendo le uova con la farina setacciata il cacao la cannella (lo zucchero se usate la cannella) e il latte ben freddo.  Scaldare un padellino antiaderente, imburrarlo leggermente e versare un mestolo di pastella, distribuendolo nella padella in modo uniforme. Appena i bordi inizieranno a dorare, sollevarli delicatamente, capovolgere la crepe e farla cuocere ancora un paio di minuti sull'altro lato. Procedere sino ad esaurimento della pastella (Circa 4 crepes).
Una volta raffreddate, arrotolare le crepes su se stesse e tagliarle a striscioline ottenendo così le "tagliatelle". 

A questo punto, per completare i bicchieri di crema, creare dei piccoli nidi di tagliatelle e porli in cima ai bicchieri. Porre nuovamente in frigo sino al momento di servire, e solo allora spolverare con zucchero a velo per decorare!


giovedì 13 ottobre 2011

MTChallenge...profiteroles ai funghi porcini con besciamella e patè di prosciutto su cestino di parmigiano



Il mio blog ha compiuto un anno mentre io latitavo, e non l'ho festeggiato. Ma in tutto il tempo in cui io sono stata Foodblogger (dei poveri), durante la mia latitanza materiale, e dopo il mio ritorno non ho mai smesso di seguire l'MTChallenge. Questa sfida a tema mi ha sempre appassionato, e tante volte sono stata sul punto di cedere e pensare "ma si, mi butto anche io!"...altrettante volte, mi sono trovata delle scuse..il tempo che manca, io che sono una pitima alimentare e snobbo tante cose, il fuso orario, il gatto che è morto..... insomma, a conti fatti non mi sono mai lanciata. La macedonia, devo dire, mi aveva tentata alla grande. I profiteroles sono stati il colpo basso: io AMO i profiteroles! Quelle palline piccole o grandi che all'interno nascondono la loro gustosa sorpresa...quel cioccolato (magari fondente) che cola e ricopre cotanto scrigno e la panna montata...mio dio, non riesco a pensare a niente di più goloso. Con tutto questo, raramente li faccio io. E le volte che li ho preparati, confesso, ho prima fatto tappa al supermercato per comperare i bignè già pronti, solo da riempire. Non ho quindi saputo resistere...la sfida era doppia, la parte migliore era: fare i bignè. Tutto sommato, la spiegazione dettagliata ed esauriente di Stefania lasciava pensare che l'impresa non doveva poi essere insormontabile. La ricetta poi, è del Maestro, non si poteva sbagliare. Ok, mi iscrivo! E adesso?????? Una cosa soltanto sapevo: che non mi andava di replicarli e basta. Per la "prima volta", mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di diverso. Questi profiteroles sono nati così, nello spazio di tempo che c'è stato fra il lancio della sfida e oggi...nella mia testa sono stati mille cose, e nessuna mi sembrava quella giusta. Fino a quando, proprio ieri, a pranzo dai suoceri, ho avuto l'illuminazione: mio suocero è il più grande ricercatore di funghi della famiglia, e adesso è in pieno fermento. Il bottino è ricco. Il profiteroles è servito. 


PROFITEROLES AI FUNGHI PORCINI CON BESCIAMELLA E PATE' DI PROSCIUTTO SU CESTINO DI PARMIGIANO
Ingredienti:
per i bignè: 
seguire alla lettera la ricetta di Stefania QUI  (dosi e procedimento da manuale)

per il ripieno:
150 gr di funghi porcini
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
olio evo sale e pepe q.b
80 gr di ricotta

per la besciamella:
30 gr di burro
30 gr di farina
250 ml latte intero
sale e noce moscata

per il patè di prosciutto:
100 gr prosciutto cotto in una sola fetta
80 gr di ricotta

per il cestino di parmigiano:
100 gr di parmigiano grattuggiato
1 foglio di carta da forno
1 padella antiaderente

Ho seguito alla lettera la ricetta di Stefania per i bignè. Ha promesso 12 bignè, e 12 sono stati. E' la dose perfetta, anche se a vedere la quantità di impasto ti viene quasi da pensare che non ne verrà fuori nulla. Falso. Oserei dire che la precisione è tutto e la bilancia digitale è la miglior alleata!

Mentre i miei bignè erano in forno, ho preparato il ripieno: schiacciare lo spicchio di aglio e farlo saltare nell'olio. Aggiungere i funghi porcini, precedentemente puliti e tagliati a tocchetti. Dopo qualche minuto, aggiungere il mezzo bicchiere di vino e lasciar sfumare. Salare e pepare a fine cottura. Versare nel bicchiere del minipimer, aggiungere la ricotta e frullare sino ad ottenere una crema liscia e vellutata. 




Per il patè c'è poco fa fare: nel mixer si versano sia il prosciutto tagliato a tocchetti che la ricotta e si aziona sino ad ottenere una crema senza grumi. Se necessario, si puo regolare di sale, ma io trovo che non ce ne sia bisogno. 

Ora si puo preparare la besciamella: scaldiamo il latte e nel frattempo in una pentola dal fondo spesso far sciogliere il burro e una volta sciolto completamente aggiungere la farina tutta insieme, girando velocemente con una frusta per non creare grumi. A questo punto versare il latte caldo, sempre mescolando con la frusta. portare a ebollizione completa. Salare e aggiungere noce moscata se piace.

Facciamo il cestino di parmigiano: mettiamo sul fornello una padella antiaderente e adagiamoci sopra un foglio di carta da forno. Versare sulla carta da forno il parmigiano grattuggiato cercando di dare una forma il più possibile tonda. Attendere che il formaggio venga completamente sciolto dal calore e una volta pronto togliere dal fuoco e dare la forma desiderata appoggiandolo per esempio su un piatto fondo ribaltato (come ho fatto io) oppure su una coppetta o un bicchiere a seconda della dimensione necessaria. 

Adesso è tutto pronto: possiamo assemblare il piatto!!!

Ribaltiamo il nostro cestino di parmigiano..sarà il nostro "piatto". Uno ad uno, tagliamo a metà i nostri bignè, riempiamoli con la crema di porcini (precedentemente riscaldata), richiudiamoli e posizioniamoli dentro al cestino. Una volta che la nostra montagnola di bignè sarà pronta, diamo una riscaldatina anche alla besciamella e lasciamola colare abbondantemente. Rifiniamo con dei bei ciuffi di patè di prosciutto, utilizzando una sac a poche. Servire subito, caldi o tiepidi!!!


Appena Brady ha visto la montagnetta mi ha guardato e ha esclamato: non saranno mica tutti per me?!?! Dopo che glieli ho messi davanti affermando che "si, io sono a dieta quindi sono tutti tuoi!", ha iniziato ad attaccarli e dopo poco erano belli che spazzolati....forse ce ne fossero stati ancora, avrebbe continuato senza problemi! :)



Con questa ricetta entro a far parte del mondo dell MTChallenge!


PS: mi scuso per le foto....non sono fotografa, ho una banale e normalissima macchina foto digitale, non so usare nemmeno bene i vari programmi di ritocco. Ho cucinato nel pomeriggio/sera, per cena e la luce è la meravigliosa luce artificiale della mia cucina...insomma, quello che è! :) Migliorerò...per ora, questo passa il convento  :))))

martedì 11 ottobre 2011

Come se fosse l'ultimo...



Non se ne va. Il calendario dice che siamo quasi a metà ottobre, mentre il termometro continua a rimanere a livelli ben più alti, da settembre, a tratti, da agosto. Questo bel calduccio confortante, questo sole, queste giornate limpide, questi colori non ci abbandonano ancora (siiiii!!!!!). L'unico indizio del fatto che è autunno e non estate è il buio pesto alle sette di sera e il fresco del mattino presto. 
Stamattina, fermi ad aspettare il pulmino giallo della scuola, tenevamo le mani in tasca e ci stringevamo nelle spalle, con i brividi lungo la schiena. A pranzo, io e Brady siamo andati dai suoi genitori e mia suocera ha avuto la splendida idea di apparecchiare in giardino. Abbiamo mangiato fuori, con i cappelli di paglia in testa a ripararci dal sole, maniche corte e sembrava una bellissima giornata d'estate..... Questa estate che è già andata via, ma che in realtà resiste e non ci abbandona e ci spinge a goderci ogni singolo istante di grazia in più, come se fosse l'ultimo. Mi sono accorta che ogni giorno mi sveglio e controllo il cielo...e ogni volta che nuovamente lo trovo azzurro e limpido e penso alla bella giornata che sarà, me la vivo istante dopo istante, riempiendomi dei suoi profumi e colori, pensando con un pizzico di malinconia che prima o poi purtroppo finirà e arriverà davvero l'autunno e poi l'inverno, con il freddo e le piogge e quelle giornate incolori e interminabili....e penso che spesso non lo facciamo, ma che sempre alla fine, ogni singolo giorno andrebbe vissuto così.....come se fosse l'ultimo. In ogni senso.

PLUMCAKE ALLA CRUSCA
Ingredienti
8 cucchiai di crusca di avena
4 cucchiai di crusca di grano
10 cucchiai di zucchero dolcificante (resistente al calore)
succo di un limone (o fialetta aroma limone)
1 confezione di Philadelphia Balance (o light, o quello normale!!)
4 uova intere
1 cucchiaio di maizena
2 cucchiai di latte scremato in polvere
1 bustina di lievito per dolci

Per prima cosa, passare le crusche al mixer, per renderle il più possibile fini! Dopodichè, possiamo passare alla ricetta: nel contenitore della planetaria, montare i tuorli con lo zucchero il dolcificante. Quando risultano ben spumosi, aggiungere il succo del limone (o la fialetta) le due crusche, il philadelphia, i due cucchiai di latte scremato in polvere, la maizena, il lievito e amalgamare bene fino ad avere un composto molto pastoso e appiccicoso. Ora montiamo gli albumi a neve fermissima e poi, con movimenti dal basso verso l'alto, per non smontarli, aggiungiamo poco per volta gli albumi montati al precedente composto. Non aggiungiamo gli albumi tutti insieme, poco alla volta e non mettiamo altro albume montato finchè quello precedente non è stato incorporato completamente. A questo punto, l'impasto risulterà molto più morbido. Foderiamo con carta da forno uno stampo da plumcake e versiamo. Lo mettiamo in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. 

Come avrete notato, non c'è burro, e gli ingredienti sono light. Se si utilizza il dolcificante al posto dello zucchero come ho fatto io, questo plumcake è l'ideale per colazione: leggero, ricco di fibre, e povero di grassi. Ma comunque, veramente soffice e gustoso! Io speravo di poterci fare colazione per almeno cinque giorni.....purtroppo anche il Brady lo ha attaccato alla grande, e in un paio di mattine la pacchia è finita.....da rifare!!!! :)

sabato 1 ottobre 2011

Il vento in faccia....e le meringhe!!



Con l'ultimo album di Vasco nelle orecchie, ed in particolare questa canzone che letteralmente ADORO, oggi ho preso la mia bicicletta e sono andata a fare una pedalata lungo il fiume....Sola con la musica e i miei pensieri, sono stata davvero FELICE. Avevo il vento in faccia, una bella arietta tiepida che oggi è ottobre e sembra estate e solo per quello sono euforica. C'era il luccichio del sole sull'acqua del fiume....c'era il gioco di luce e ombra del sole fra gli alberi....c'erano bimbi con le loro mamme, vecchietti soli o mano nella mano.....c'erano quelli che corrono, quelli che camminano veloce, quelli che passeggiano e quelli che chiaccherano e chiaccherano....C'era il profumo autunnale dei fuochi accesi dai contadini per bruciare, e poco più avanti l'immagine estiva del chiosco aperto con la gente seduta ai tavolini che mangia il gelato. E poi c'ero io che mi sentivo come in un film, spettatrice della mia stessa storia. Filavo dritta scena dopo scena, ansiosa di vedere come andava a finire. Ero sola, ma avevo Brady e Slowfood con me, c'è sempre qualcosa nel mondo che me li ricorda, che me li porta alla mente...un immagine, una canzone, un momento vissuto insieme  che riaffiora fra ricordi...Io sono uscita per smaltire calorie, e sono tornata con il calore nel cuore regalato da un paesaggio visto mille volte, ma oggi bellissimo con non mi era mai sembrato.

Mentre pedalavo e stavo bene con me, le mie meringhe stavano finalmente bene nel mio forno. Questa volta, al millesimo tentativo, sono venute perfette. Belle (anche se lo ammetto, io e la sac a poche dobbiamo ancora imparare a volerci più bene), sode, bianche, asciutte. Il merito principalmente è del procedimento utilizzato che ho trovato qui , e che vi consiglio di andare a leggere se vorrete prima o poi cimentarvi nella produzione di meringhe. Io ci ho provato tante e tante volte, e se avessi trovato questo articolo prima di oggi, forse i tentavi falliti sarebbero stati meno (meringhe amare, meringhe cotte fuori e crude dentro, meringhe marroni, o proprio bruciate...). 
Io posso semplicemente aggiungere che, dopo aver letto i consigli dati, le ho fatte così:

200 gr di albumi (appena appena riscaldati sul fuoco)
400 gr di zucchero (metà passato per farlo diventare a velo e metà no)
1 cucchiaino di succo di limone. 

La planetaria è partita sulla velocità 2. Ho aggiunto subito il cucchiaino di succo di limone. Quando gli albumi hanno iniziato a fare la schiuma, ho aggiunto lo zucchero a velo e aumentato la velocità a 3. Quando ha iniziato ad esser ben denso, ho aggiunto il resto dello zucchero, semolato. Ho lasciato andare a velocità tre direi per almeno una decina di minuti.... Il composto era denso, lucido, liscissimo, e fermissimo. 
Il forno era impostato sugli 80°, ventilato, e acceso da quando ho iniziato a montare gli albumi. Con la sac a poche (un po da impedita come per ora sono con il suddetto attrezzo) ho formato diversi mucchietti....alcuni grossi come noci, alcuni un po di più, e con ciò che mi restava ho creato la base per una piccola pavlova (che magari posterò più avanti!). Poi, tutto dentro al forno. Come suggerito, dal momento che il forno era ventilato, non ho lasciato lo sportello aperto, ma chiuso...... 

Sono uscita e le ho lasciate lì....quando sono tornata, era quasi ora di toglierle dal forno. Sono rimaste ad asciugare un paio di ore in tutto. Sono venute perfette, come la mia pedalata :)

                                                                 Qui appena infornate....