Vorrei poter dire di essermi documentata a dovere sulla tradizione ebraica, di aver letto ogni articolo in merito o ogni pagina di wikipedia prima di intraprendere la strada del Pane Dolce del Sabato.
Confesso, non è così. Ho letto i post di Eleonora e delle nostre carissime amiche di Menù Turistico e mi sono attenuta alle loro indicazioni....più o meno...
La mia testa ultimamente vaga per altri lidi, arrivata a 38+3 in questa gravidanza ho un solo pensiero fisso......chiedo perdono!!! Non volevo però mancare all'appuntamento mensile, e sfida con me stessa, vediamo se nonostante l'enorme panza ora, e l'arrivo della gnappa poi, riuscirò a non saltarne neppure uno....
L'impresa comunque, sempre grazie alla mia mente che in questo periodo è meno connessa del solito, ha rischiato di finire male (anzi, sono tutt'ora dell'idea che se vorrete mettere fuori concorso le mie due trecce obese, considerando il loro aspetto, avrete tutto il diritto di farlo....), ma io ho cercato di non demordere lo stesso e quello che segue è il racconto di come due trecce sono diventate....obese.
Era un giovedì mattina, il pargolo era a scuola e il marito stava andando al lavoro. Io, mi apprestavo a impastare, far lievitare e intrecciare. Il primo intoppo è stato accorgersi che il pacchetto di zucchero che pensavo di avere in dispensa in realtà non c'era. Ok, pazienza. Esco e vado a comprarlo. Rientro a casa e inizio le operazioni di impasto e poi metto tutto a lievitare. Aspetto pazientemente due ore. Al momento di tirare la pasta, farcirla, intrecciarla e rimetterla a lievitare, mi accorgo che la fine delle due prossime ore di lievitazione, coinciderà con il momento in cui dovrò andare a prendere il figliolo a scuola e portarlo al corso di inglese. Penso che una mezz'ora in più non puo rovinare niente, e calcolo di riuscire a rientrare a casa e cuocere le trecce nell'ora in cui il pargolo fa il suo corso di lingua.
Così, ripongo le trecce nel forno spento per la seconda tranche di lievitazione e mi fiondo ai cancelli della scuola del bimbo. Solitamente lui prende il pulmino, ma visto che al giovedì ha questo corso vicino a scuola e dopo solo mezz'oretta dall'orario di uscita, vado di persona. Diventa così anche un occasione per incontrare le altre mamme che altrimenti non vedo mai. Fra queste, ce n'è una con la quale vado particolarmente d'accordo e che vedendomi mi ha detto: "ooh, dai, visto che io adesso sono libera, e tu hai un ora da aspettare per Gabri, perchè non vieni a casa da me, ci prendiamo un caffè e facciamo due chiacchere?"
WUUUUUUUSSSSHHHHHHHHHHHH
questo è stato il rumore del mio cervello che in pratica resettava. Come d'incanto, ho dimenticato tutto...lobotomizzata dall'offerta di un caffè e chiacchere in compagnia. Il dopo, è un crescendo di rincoglionimento della sottoscritta: cancellata ormai l'esistenza delle povere trecce, sono passata ai successivi impegni che scandivano la giornata, come se niente fosse. Recuperato Gabri dal corso, siamo andati a casa dei miei per cenare con loro (santa nonna che ci accoglie così io non devo cucinare e risistemare piatti e pentole), e solo verso le nove e mezza siamo rientrati a casa. E solo allora
TADAAAAAAAAA!!!!!
rumore del mio cervello che si ricollega e improvvisamente ricorda: le trecce!!!!!!
Mando Gabri in bagno a lavarsi e vado a controllare: sono enormi, gigantiche, hanno lievitato oltremodo per ore e ore, quasi fondendosi l'una nell'altra...La mia prima reazione è stata
@#!!#@]]censura@@##!!
e poi ho deciso di provarci lo stesso....Le ho tirate fuori, spennellate con l'uovo e ricoperte di semi e cotte.
Il forno ha voluto farmi l'ultimo scherzo. Il timer, non chiedetemi come ne perchè si è inceppato, e non ha suonato al momento giusto. Le povere trecce obese hanno pure cotto almeno 5 minuti più del dovuto, rischiando di diventare obese e ustionate....sono diventate obese e piuttosto abbronzate, ma ce l'hanno fatta per il rotto della cuffia.
Io ve le propino comunque, perchè al di la del loro peso forma perduto e l'abbronzatura cafona, sono davvero ottime.
Alla clemenza della giuria se voler loro bene comunque, nonostante le imperfezioni o se metterle fuori concorso per spronarle a fare una dieta e seguire uno stile di vita più sano....ehehehehe
E' comunque con orgoglio estremo che anche questo mese, obesa e ripiena come le mie trecce, partecipo all'MTC di ottobre!!!!
PANE DOLCE DEL SABATO
(con zucca e amaretti - e con marmellata di prugne e limoni, banana e mirtilli)
Per l'impasto: seguite le indicazioni di Eleonora
Per il ripieno:
per una treccia: ho usato una confettura (comprata all'isola d'Elba) di zucca e amaretti
per l'altra: ho usato una marmellata di prugne e limoni fatta da me questa estate, una banana e dei mirtilli
Dopo aver preparato l'impasto e averlo fatto lievitare, l'ho diviso in due parti e successivamente in tre parti le due ricavate.
Ho tirato la sfoglia
e ho farcito, la prima treccia con la confettura di zucca e amaretti
e la seconda treccia con uno strato della mia marmellata, una banana tagliata a rondelle sottili e dei mirtilli (alla prova assaggio, entrambe le trecce sono ottime, ma questa è la mia preferita: la marmellata e i mirtilli donano una punta di acidità meravigliosamente addolcita dalla banana e dalla dolcezza e morbidezza dell'impasto...provare per credere!!!)
Ho intrecciato tutto e riposto a lievitare.....il resto è storia, e ve l'ho raccontata nel post!!! :D :D :D