giovedì 30 settembre 2010

Cous Cous con carne e verdure (a modo mio)



Anche questo post inizia con "non è mica la ricetta originale"!! Quindi se siete capitati su questa pagina perchè aveve digitato "cous cous ricetta" con l'intenzione di eseguire quella precisa e alla lettera della cultura araba, bhè, confesso, ci sono ottime probabilità che la mia ricetta non sia quella che stavate cercando.
Mattina, ore 10:00 am: Brady esce per andare al lavoro, e io inizio un certo lavoro di restyling personale in vista delle fototessera che devo fare. Mi servono per il visto per andare in India e per fare finalmente la carta d'identità, persa due traslochi fa e mai più richiesta in comune. Ergo, mi piacerebbe (il condizionale è d'obbligo) che per una volta su un documento ufficiale ci fosse una foto di me che non ricordi nell'ordine: un cadavere con le borse sotto gli occhi, una luna piena con il doppio mento, una terrorista incavolata. Quindi, preparo la piastra per i capelli che sia calda a dovere, e inizio un estenuante lavoro di phon e spazzola pre-piastra, passo in seguito anche quella, e per finire, mi trucco pure, che di solito, esco nature, per buona pace di tutti quelli che mi incontrano per strada. Tiro fuori dall'armadio la mise prescelta e vado. Faccio fototessera; va bene, non sono certo Belen, quindi finalmente il risultato è più che soddisfacente! Di buonumore, esco dal negozio pensando a cosa preparare di buono, e al banchetto frutta e verdura gestito da una coppia di marocchini, vedo una confezione di cous cous...e penso perchè no? Compro quella, un po di verdure e torno a casa. Quando apro la porta, e serafica penso "mi cambio, cerco una bella ricetta in internet e mi metto ai fornelli", l'occhio cade sull'orologio...Mezzogiorno meno venti!!!!!! Fra venti minuti il Brady ripassa da casa per la sua mezz'ora di pausa e io praticamente non ho nemmeno il tempo di fare una semplice pastasciutta!!! Niente cambio, tacchi, trucco e camicetta mi metto all'opera e il piatto (rivistato e corretto per cause di forza maggiore) risulta riuscitissimo e scatena l'entusiasmo del lavoratore sempre più contento di esser venuto ad abitare a 100 mt dal posto di lavoro per non doversi più fermare in mensa :)

COUS COUS CON CARNE E VERDURE
Ingredienti:
150 gr cous cous
150 ml acqua
1 cucchiaio olio
1 noce di burro 
3 zucchine
1 melanzana grossa
1/2 scatoletta di mais al naturale
1 cipolla bianca
sale olio pepe
1 spicchio di aglio
polpette di carne (io le ho quasi sempre già pronte in freezer, quando le faccio ne faccio per due eserciti)
2 cucchiai salsa di soia

Lavare le zucchine e la melanzana, pulirle, e tagliare a tocchetti piccoli. In una padella, far appassire la cipolla tagliata sottilmente e l'aglio e aggiungere poi zucchina e melanzana e quasi a fine cotturail mais, ben scolato dal suo liquido di conserva. Salare, pepare e far cuocere per almeno 15 minuti. In un'altra padella cuocere le polpette nell'olio evo e bagnarle a fine cottura con la salsa di soia.
Cuocere il cous cous come indicato sulla confezione: far bollire l'acqua con dentro un cucchiaio di olio e quando bolle togliere dal fuoco e aggiungere il cous cous. Mescolare delicatamente, e poi lasciar gonfiare bene per 4 minuti circa. Passato il tempo, con una forchetta, rompere la massa che si è formata e sgranare per bene. Aggiungere una noce di burro e rimettere sul fuoco, sempre mescolando per altri 4 minuti.
A questo punto impiattare: formare una "collinetta" di cous cous, sulla quale versare  le verdure pronte e a fianco le polpette. Bagnare con il sughino delle polpette (olio e salsa di soia) la cupoletta di verdure e cous cous...Mangiare di gusto! 

Quando avrò un po più di tempo e non venti minuti quasi contati, proverò la ricetta originale...per ora, ci siamo accontentati dell'idea di come potrebbe essere ed assicuro che è stato un piatto decisamente gustoso. Brady se l'è pappato in men che non si dica, e la sera, solitario (perchè al lavoro c'ero io!) ha spazzolato anche quel che era avanzato.

domenica 26 settembre 2010

Torta di riso allo zafferano e funghi con crema di porcini



Torta di riso? Finita!!! Così recita un esilarante trio di comici, prendendo in giro noi liguri (e in particolar modo quelli impegnati nel settore della ristorazione) per la nostra proverbiale scortesia. E quando, scocciati dalle richieste di un malcapitato turista straniero si trovano a elencare le specialità della casa, fra cui figurano la torta di riso o il prendersela in quel posto....la torta di riso è sempre finita! Loro li trovate qui , e se avete voglia di farvi un po di ridere, ve li consiglio caldamente! La torta di riso invece è a casa mia. Qualche fettina è avanzata, quindi anche se sono ligurissima, da me la torta di riso non è finita, una fetta la condivido volentieri!
Questa che ho preparato è un po particolare, appena appena arricchita di sapori per poterla iscrivere al contest di Federica, Mario's Mushrooms al quale con gioia partecipo!

Il Contest di Federica!

La torta di riso è ottima come piatto unico accompagnata magari da qualche salume; oppure come stuzzichino di accompagnamento a un aperitivo se tagliata a cubettini; o ancora è perfetta da portare per un pic-nic sui prati (da segnare oramai per la prossima stagione...). Si puo mangiare calda, tiepida o fredda. 
Io trovo che da fredda offra sempre e comunque il meglio di se.

TORTA DI RISO ALLO ZAFFERANO CON CREMA DI PORCINI
Ingredienti:
200gr di risotto allo zafferano
2 uova
4/5 cucchiai di parmigiano grattuggiato
pangrattato q.b.
200 gr di funghi porcini
olio
sale e pepe
prezzemolo
1 spicchio di aglio
panna da cucina 50 ml

Per questa ricetta, la sera che ho preparato per cena risotto allo zafferano (risotto alla milanese) ne ho fatto in abbondanza perchè ne avanzassero almeno 2 etti. 
In una ciotola, sbattere 2 uova intere, aggiungere il parmigiano, il risotto, amalgamare bene gli ingredienti e regolare di sale.
In una padella scaldare l'olio con l'aglio sminuzzano e quando inizia a sfrigolare, buttare i funghi, ben lavati e tagliati a tocchetti. Salare, pepare, spolverare di prezzemolo e farli cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti o poco più. Quando sono pronti, prelevarne circa la metà e sminuzzarli con la mezzaluna, possibilmente non al mixer, devono rimanere i "pezzettini". Aggiungere i funghi tritati al composto di riso e mescolare bene. Ungere bene una teglia, spolverare il fondo di pangrattato e versare il riso. Livellare bene la superficie, e coprire con abbondante pangrattato e parmigiano, di modo che in forno formino una bella crosticina. Cuocere in forno già caldo a 180° per 30/35 minuti. 
Nel frattempo, riprendere l'altra metà dei funghi. Scaldare, aggiungere la panna e lasciare addensare sul fuoco per 5 minuti. Versare il composto nel bicchiere del minipimer e frullare il tutto fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Una volta pronta la torta di riso, togliere dal forno e lasciare intiepidire. Al momento di servire, scaldare velocemente la crema di porcini e servire le fette di torta di riso con sopra la crema.
Questa crema di porcini è anche DIVINA come condimento della pasta, meglio pasta all'uovo, tipo tagliatelle o taglierini.


giovedì 23 settembre 2010

Muffin alla ricotta



Se pensate di trovarvi davanti ai muffin di Bree Van de Kamp, avete sbagliato pagina. A dire il vero, anche il titolo del post è abbastanza fuorviante, perchè il muffin per essere definito tale, ha una sua preparazione ben precisa, un dosaggio ben impostato di ingredienti liquidi e ingredienti secchi da mescolare fra loro con una certa logica che qui in questa ricetta non viene utilizzata. Il motivo semplicissimo è che la ricetta era quella di una torta, ma io ho deciso di "muffinizzarla" cuocendo l'impasto della torta nei pirottini, e provando a vedere cosa ne veniva fuori. L'idea (idea..manco fosse una genialata!!) è nata più per necessità che per  ingegno: la scuola è iniziata, e prevede giustamente che all'intervallo il povero pargolo possa riprendere un po delle energie spese mangiandosi qualcosa di dolce e buono. La dispensa è piena di merende e merendine e biscottini adatti a questa necessità, ma è anche vero che se posso, cerco di fornire al piccolo studente in erba qualcosa di più sano. Che sia un frutto, o appunto magari anche un dolce, ma preparato in casa e con le mie manine, senza il ripieno di conservanti, insaporitori e grassi in surplus (anche se lo gnappo in questione non ha certo problemi di linea, anzi!). La stile "monoporzione" del muffin quindi mi sembrava il più indicato alla funzione. Così ho tirato fuori i miei pirottini in alluminio e preparato l'impasto l'ho poi sistemato cucchiaiata dopo cucchiaiata dentro ognuno di loro. Il risultato? Il sapore era ottimo (d'altra parte...cosa avrebbe dovuto mai cambiare nel gusto??) e la forma....bhè...la forma di alcuni era perfetta....quella di altri un po meno. Ma in sostanza, non credo che sia dovuto al fatto di come gli ingredienti sono stati messi insieme, quanto alla sbadataggine della sottoscritta, che ha cotto i dolcetti nel forno con la ventilazione attiva...e quindi i porelli han dovuto crescere nel bel mezzo di una tromba d'aria. I più stoici hanno resistito, altri, hanno dato vita alle forme più svariate...(vi lascerò una prova fotografica di uno dei risultati finali). Dunque, la cosa principale che ho imparato è: quando metti in forno i muffin, usa il forno STATICO!!!  :D

MUFFIN ALLA RICOTTA
Ingredienti
250 gr farina 00
250 gr ricotta di mucca (ottima se fresca e non confezionata )
250 gr di zucchero
20 gr di burro (si pochissimo, meraviglia vero? )
3 uova
1 pizzico di sale (io non l'ho usato perchè ho utilizzato burro salato)
1 bustina di lievito per dolci

Nel mixer montare le uova con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere e mixare anche la ricotta e il burro ammorbidito a temperatura ambiente. Aggiungere infine la farina, il pizzico di sale (niente sale se come me avete usato il burro salato) e il lievito. Imburrare e infarinare 6 pirottini di alluminio e versare in ognuno di loro il composto sino a 2/3 della loro capienza. Infornare a 180° per 25/30 minuti (fare la prova stecchino) in forno STATICO....a meno che non desideriate che la maggior parte dei vostri muffin abbia la seguente forma.....

lunedì 20 settembre 2010

Torta ricotta e spinaci



20-09-2010, ricomincia la scuola. Slowfood stamattina era in botta. Dopo un estate passata a fare di tutto e di più (enorme divertimento al centro estivo, vacanze in montagna con i nonni, vacanze in spagna con il papi, le ore "piccole" la sera e la sveglia alle nove il mattino) venire svegliato alle 7:20 con la prospettiva del banco che lo aspetta è stato un trauma. Io glielo dico sempre che potrei anche svegliarlo un quarto d'ora dopo se solo si desse una mossa (lui infatti non è solo slowfood, ma proprio SLOW in generale...) ma piuttosto che abbandonare la sua proverbiale flemma, stoico resiste alla sveglia presto. Stmattina il suo imput era la novità del pulmino con cui da quest'anno andrà a scuola. Sono mesi che ne parliamo, quel piccolo rassicurante trabicolo giallo con sopra decine di bimbi urlanti e sfacciati, che quando ne hai uno davanti in macchina, gli ultimi in fondo solitamente son quelli girati che si divertono a farti le linguacce. Quello. Il nostro è previsto quasi sotto casa alle 08:15. E noi, nonostante la lentezza e grazie ai miei continui richiami, in lieve anticipo eravamo già alla nostra fermata, tutti gasati, e punzecchiati dalla brezza settembrina decisamente tendente al freddo. Arriva il pulmino, l'accompagnatrice si affaccia sorridente, e chiede il nome: no, non è con noi, sarà il prossimo. Arriva il pulmino dopo, stessa scena. E così via, ne sono passati 5, tutti con simpatiche accompagnatrici che rassicuranti ci dicevano che alla prossima toccava a noi e ripartivano con il loro gruppo di gnappetti chiassosi alle spalle. L'orologio segna le 8:20 e io inizio a preoccuparmi: avrò sbagliato fermata, o si è sbagliato il comune anche se la lettera arrivata a casa chiaramente diceva che eravamo rientrati negli aventi diritto al servizio. Ore 08:25 chiamo il Brady, lo sveglio, e mentre gli sto chiedendo di prendere la lettera del Comune per verificare fermata e orario e avere un numero di telefono da chiamare per il primo reclamo dell'anno, eccolo: si ferma davanti a noi nella sua imponenza, un pullman gran turismo, 50 posti, di cui 5 (dico CINQUE) occupati da bimbi. Si apre il portellone e un vigile scende e si scusa, trovandomi al telefono che sbraito che qui ci stanno lasciando a piedi già il primo giorno di scuola. "Sa" mi dice "il primo giorno è sempre così perchè dobbiamo verificare chi è con noi e chi no, ma da domani saremo puntuali". Quello che segue, sono io che saluto Slowfood, che senza fare una piega, sale sul gigantico mezzo di trasporto, e sparisce. E' tutto talmente gigante, che non riesco nemmeno a salutarlo dal finestrino, perchè quei 6 bambini (con lui) si perdono dentro al mezzo di trasporto e non è facile individuarli. Vedo il pullmann ripartire e penso: facevano gita scolastica già il primo giorno, oppure gli han fornito il pullman GT perchè hanno spostato la scuola a 50km da qui senza dircelo e almeno il viaggio è più comodo? E poi parlano di sprechi e fanno i tagli!?!?!??!?! Non ho parole.

Bhe...stasera, per il mio piccolotto che prende il pullman per andare a scuola, ci sarà un pieno di spinaci, nell'unica forma e sostanza in cui lui li accetta: sotto forma di torta salata, e solo se preparata da me. Quella comprata o della nonna non va bene. E non perchè siano meno buone, ma si sa...lui ha i suoi punti fermi, è fatto così.

TORTA SALATA RICOTTA E SPINACI
Ingredienti
6 cubetti di spinaci surgelati
250 gr di ricotta (possibilmente fresca)
2 uova
100 gr di parmigiano grattuggiato
1 rotolo di pasta sfoglia oppure questa sfoglia qui (che è quella che io uso! ci vogliono due minuti a farla!)
sale q.b

Scottare gli spinaci in abbondante acqua, scolarli, strizzarli bene e sminuzzarli o nel mixer (per una consistenza più cremosa) o con la mezzaluna (io uso la mezzaluna). In una ciotola, sbattere le uova con un pizzico di sale, aggiungere la ricotta e amalgamarla bene, facendo in modo che non restino grumi. Aggiungere anche il parmigiano e mescolare bene. Ora si possono fare due scelte:
1- aggiungere anche gli spinaci e mescolare (versione più leggera)
2- prima di aggiungere gli spinaci, farli saltare ulteriormente in padella con olio evo e uno spicchio di aglio
Fate la vostra scelta e in ogni caso, aggiungete gli spinaci al composto di uova,ricotta,parmigiano. Stendere la pasta con il mattarello e foderare una teglia precedentemente unta con un filo di olio. Versare il composto nella teglia e ripiegare la pasta in ecesso sul bordo della torta. Infornare in forno già caldo a 180° per 35/40 minuti. Quando è pronta lasciarla intiepidire prima di mangiarla. Io la preferisco completamente raffreddata.
E' ottima subito e anche il giorno dopo. E di solito, anche i bimbi più restii a mettersi in bocca qualcosa di "verde", non resistono!

giovedì 16 settembre 2010

Blog Candy di Imma e un volo di (frolla)farfalle

Sono materialmente nel mondo dei blog da pochissimo tempo, ma ci bazzico oramai da un po. La nostra precedente casa annoverava fra i suoi numerosi difetti anche la mancanza di una connessione adsl, per cui, quando potevo mi prendevo cinque minuti di pausa al lavoro e andavo alla ricerca di cosa preparare per cena o per quel pranzo speciale dall'ufficio. E bastava clikkare un ingrediente, il nome di una ricetta, o anche solo l'idea di base perchè ti si aprisse un mondo. Ci sono inifinite possibilità, infinite idee, inifiniti modi di fare una sola ricetta, di personalizzarla e di presentarla. Vagando di blog in blog mi si è accesa dentro sempre più insistente la voglia di unirmi anche io a quell'universo, di impegnarmi e mettermi alla prova e di vedere come va a finire. Fra i blog che mi hanno colpito di più, oltre a quello di Jul già citato nel mio primo post, c'è per esempio quello di Imma . Se non ci siete mai incappati, fateci un salto. Specialmente (lo dice già il nome stesso del blog) se siete amanti dei dolci!! Imma non fa torte, crea vere opere d'arte. Non sforna biscotti ma piccoli gioiellini. Non prepara una ricetta, la pensa, la elabora, le da vita vera! A dirlo non sono solo io, sono tante altre persone, e le stesse foto di quello che puntualmente ci presenta, roba che se siete diabetici state alla larga anche solo dalla homepage...vi servirebbe una tonnellata di insulina per rimettervi a posto....
Parlo principalmente dei suoi piatti, perchè sarebbe abbastanza ipocrita per me parlare di lei come persona, non potendo assolutamente dire di conoscerla, se non da ciò che di lei ho letto prima e dopo aver aperto io stessa il mio piccolo modesto spazio on line. Ma una cosa posso dirla: la sua solarità si trasmette anche attraverso ciò che scrive, e quando ho avuto bisogno di aiuto tecnico-informatico è stata prontissima e paziente nel rispondere e darmi una mano!
Insomma...andate a farvi un giro sul suo blog! Deve arrivare a 1000 sostenitori, e basta davvero pochissimo.
La sezione che preferisco è questa ....Slowfood compie gli anni a maggio....da qui ad allora riuscirò a creare almeno la torta a pois??? :)
Per il momento, dedico questo post a Imma, e le invio una bel barattolo chiuso ermeticamente pieno di questi biscottini, semplici quanto meravigliosi inzuppati nel caffèlatte in queste mattine di quasi autunno quando la voglia di alzarsi è pari a zero e l'aria è sempre più fresca.....



FROLLINI AL CAFFE'
Ingredienti
330 gr farina 00
130 gr burro
100 gr zucchero di canna
2 tuorli
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito
2 cucchiai di caffè forte


Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti, il sale, il lievito e il caffè. Lavorare l'impasto sino ad ottenere una palla morbida e liscia, avvolgerla in un foglio di pellicola trasparente e mettere in frigo per almeno due ore a riposare. Quando è il momento, togliere dal frigo e lavorare con le mani sino a riportare l'impasto indurito alla morbidezza necessaria per stenderlo con il mattarello. Infarinare un ripiano e stendere la frolla sino ad uno spessore di almeno 1 cm. Dare ai biscotti la forma desiderata e metterli su una placca da forno rivestita di carta da forno. Infornare a 180° per 12 minuti. Quando li toglierete dal forno, non toccateli subito ma lasciateli raffreddare. Appena sfornati sembreranno quasi crudi (molli e fragilissimi) ma raffreddandosi prendono consistenza e sono perfetti. Rimetterli in forno o lasciarli più del dovuto significherebbe bruciarli!
Buona colazione!

domenica 12 settembre 2010

Polpettone farcito con prosciutto e mozzarella



Tutto è iniziato in una mattina gironzolando per il centro. Entrando dal giornalaio, Brady si prende il quotidiano, sfodera 10 euro per pagarlo e l'omino al di là del banco inzia a riempirgli le mani di spiccioli di resto. Non esiste cosa che faccia inorridire Brady più di questa, riempirsi le tasche di moneta sonante (e pesante). Si offre di comprare un gratta e vinci per liberarsene all'istante (e perchè no, magari vincere anche "solo" un unico leggero poco ingombrante ma generoso biglietto da 500 Euro) ma l'omino dispiaciuto annuncia che li ha terminati. Ed è allora che entro in gioco io, che in tutto questo tempo avevo posato gli occhi sul mensile "Alice cucina" e mi offro volontaria per rimediare all'inconveniente monetine aggiungendo alla spesa i 4,50 della rivista. Posso assicurare (e probabilmente qualcuna di voi lo saprà già meglio di me, che scopro l'acqua calda!) che sono stati i migliori Euro spesi (da Brady ahahah!!) dal giornalaio da molto tempo a questa parte. 
Sfogliando la rivista ho trovato una marea di ricette gustosissime e interessantissime, ben spiegate, eccezionalmente illustrate e un po diverse dal solito che mi hanno messo addosso una gran voglia di cucinare e sperimentare. 
In attesa di decidermi a comperare la planetaria (direi che oramai attendo dopo le vacanze visto che per ora il must è RISPARMIARE per godersi le ferie fino in fondo!) lascio da parte gli impasti che prevedano una qualsiasi "montatura" e mi butto su tutto il resto.
Il primo esperimento è stato questo polpettone, oltremodo gustoso. Se i vostri figli non sono come Slowfood di sicuro lo apprezzeranno. Perchè è una grande polpetta ripiena di gusto, ottimo anche il giorno dopo, e magari tagliato un po più sottile, come ripieno di un panino per un pranzo al sacco sui prati in questi ultimi giorni di estate!

POLPETTONE FARCITO CON PROSCIUTTO E MOZZARELLA
Ingredienti
300 gr di polpa di manzo macinata
300 gr di polpa di maiale macinata
80 gr di mortadella
la mollica di un panino ammollata nel latte
70 gr di parmigianograttuggiato
2 uova intere
100 gr di spinaci lessati e tritati
100 gr di prosciutto cotto
100 gr di mozzarella
olio evo, sale e pepe

In una terrina mescolare maiale e manzo macinati insieme alla mortadella passata al mixer (o tritata con la mezzaluna). Unire la mollica di pane dopo aver eliminato l'eccesso di latte, il parmigiano, le due uova intere e lievemente sbattute, e gli spinaci tritati. Regolare di sale e pepe e impastare con le mani sino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo. Io l'ho lasciato in frigo per un paio di ore, in una terrina richiusa con pellicola trasparente per far insaporire maggiormente la carne. 
Strappare un foglio di carta da forno, ungerlo con dell'olio e allargarci sopra il composto di carne. Disporvi sopra le fette di prosciutto e la mozzarella tagliata a fettine sottili. Arrotolare la carne aiutandosi con la carta da forno e compattare bene le estremità in modo che la mozzarella sciogliendosi non fuoriesca. Richiudere la carta da forno a caramella e cuocere in forno preriscaldato a 160° per 45 minuti.

martedì 7 settembre 2010

Petto di pollo ai funghi con patate


Settembre è arrivato. E insieme a lui è tornato Slowfood! Il mio piccolotto se ne è tornato dalle vacanze, lunghissime quest'anno, complici il nostro trasloco, l'impossibilità nostra di prendere anche un solo giorno di vacanza, e il sacrosanto diritto che ha di passare di tempo anche con suo papà....Il rientro a casa di Slowfood significa alcune cose: un po di tempo in meno per me, tanta allegria in più, uscite continue (lui non ama le quattro mura), inoltre si è ricominciato con gli inviti a casa di amici e viceversa. Ma soprattutto...si ricomincia con i menù dedicati. Certo, continuo con le mie sperimentazioni e con le ricette che amo, ma sempre tenendo conto dei gusti limitatissimi e difficilissimi del mio bamboccio. Eh, non lo so è nato così. Inappetente. Raramente lo senti dire "ho fame". E pieno di storie. Sempre storce il naso di fronte alle novità. Anche relative a un cibo già più che conosciuto....il pesto non è verde chiaro ma verde scuro appena lievemente tendente al verde militare? Prima di tuffarsi deciso sul suo piatto di pasta, fa un'attenta analisi chimico-fisica del piatto e poi prende una pennetta (UNA!) e le da un timido morsino (mica tutta in bocca, no!) per vedere se sarà avvelenato o no... E solo quando sarà sicuro che il pesto è più scuro del normale perchè l'ho fatto ieri e non oggi e allora ha solo subito una piccola variazione di colore ma non di gusto, finirà, con lentezza da manuale, il suo misero piatto di pasta. Ecco, questo per dire che adoro mio figlio ma a tavola è una piaga divina. E  così, mi devo ingegnare il doppio del solito. Fare piatti diversi per evitarmi di dover litigare per spingerlo ad assaggiare una cosa buonissima, oppure creare piatti, come questo, che vanno bene a tutti, con le dovute modifiche: il petto di pollo per Slowfood, e petto di pollo, funghi e patate per noi mangioni!
E a proposito...i funghi, sono quelli che Brady ha trovato in una delle ultime mattine di agosto, svegliandosi all'alba e andando nei boschi con suo papà, divertendosi come un bimbo di sei anni alle giostre!!

Petto di pollo ai funghi con patate
Ingredienti:
4 fette di petto di pollo
300 gr di funghi porcini
2 spicchi di aglio
prezzemolo
olio di oliva
1 cucchiaio di farina 
2 bicchieri di vino bianco
sale e pepe
4 patate
1 rametto di rosmarino

Tritare prezzemolo e aglio e metterli in una padella con olio di oliva, appena inizia a sfrigolare aggiungere i porcini lavati e puliti e tagliati a fettine. Quando hanno dato la loro acqua e sono rosolati, aggiungere la farina e il vino bianco. Adagiare nella stessa padella le fette di petto di pollo, salare, lasciare cuocere delicatamente, rigirando da ambo i lati, finchè la salsina non si sarà addentata e la carne sarà cotta.

Passiamo alle patate: pelarle, lavarle e tagliarle a tocchetti piccoli. Metterle in un tegame con l'olio, lo spicchio di aglio, il rosmarino, sale e pepe e aggiungere il bicchiere di vino. Metterle al fuoco con il coperchio. Devono cuocere almeno una mezz'ora a fuoco medio e di tanto in tanto vanno controllate e mescolate. Se necessario aggiungere ancora un po di vino. Queste patate quando sono pronte sono morbide dentro e croccanti fuori, belle dorate e saporite, ottime d'accompagnamento con tutte le carni.
Impiattare i petti di pollo con sopra i funghi e a fianco il contorno di patate.